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Lunedì, 29 Aprile 2024
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Assegnati a Chieti i premi del concorso fotografico "Urban Nature 2023"

L'iniziativa promossa dal Wwf Chieti-Pescara e dal museo universitario chiuderà l'esposizione a fine mese

Si è tenuta ieri 25 novembre la cerimonia di premiazione, per il concorso fotografico “Urban Nature” che il Wwf Chieti-Pescara e il Museo universitario di Chieti organizzano ormai da sei anni nell’ambito della “Festa della Natura in città”.

La cerimonia ha visto la presenza dalla presidente del Wwf Chieti-Pescara, Nicoletta Di Francesco, si è svolta nell’auditorium del Museo alla presenza di quasi tutti i partecipanti al concorso. Alla consegna dei premi hanno provveduto l’assessore all’Ambiente del Comune di Chieti, Chiara Zappalorto, la comandante dei carabinieri Forestali Tiziana Altea e il delegato del Wwf Italia in Abruzzo Filomena Ricci che insieme al direttore del museo Luigi Capasso, hanno fatto parte della giuria che ha attribuito i premi.

Nel corso della serata le volontarie Wwf Marcella Spaziano e Francesca Orlando hanno letto brani scelti sul tema della natura in città. A tutti i partecipanti è stata consegnata una pubblicazione, ideata e curata dal museo universitario, con una ampia selezione delle foto che hanno partecipato alle precedenti edizioni del concorso mentre i premi per il 2023.

Primo premio (weekend nella Riserva Naturale Regionale e Oasi Wwf “Gole del Sagittario” di Anversa degli Abruzzi alla foto “Friends” con la quale Umberto Di Cioccio ha colto a Seattle, negli Usa, l’attimo in cui in una zona portuale un uomo anziano e un gabbiano si guardano, animali diversi che condividono lo stesso pianeta, come si legge nella motivazione che ha accompagnato il premio. 

Il secondo e il terzo premio (prodotti alimentari e un libro offerti dalla Riserva naturale regionale e Oasi Wwf “Lago di Penne”) sono andati rispettivamente a Giuseppe Sericola per la foto “Ghiandaia in città” scattata a Chieti Scalo, esempio concreto di una natura che non si arrende a chi tenta assurdamente di toglierle spazio, e a Simona Gallina (di Chieri, in Piemonte) che, con la sua “Sentinelle al confine” ha immortalato un nido di vespe su una statua: un’opera d’arte della natura costruita su un’opera d’arte creata dall’uomo.  

Le foto in concorso potranno essere ammirate ancora per qualche giorno, sino a fine mese, nella sala esposizioni temporanee del museo.  

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