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Martedì, 30 Aprile 2024
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Guerra nuovo direttore dell’Archivio di Stato di Chieti: "I luoghi della cultura vanno vissuti e fatti conoscere”

Arriva dalla Soprintendenza Archivistica e Bibliografica delle Marche Rosangela Guerra, neodirettore della sede in via Ferri, pronta a un grande lavoro a fronte di un patrimonio notevole custodito in città. Ve la presentiamo

Rosangela Guerra da poco meno di un mese è il nuovo direttore dell’Archivio di Stato di Chieti, dove ha preso il posto di Pietro Federico, andato in pensione. Originaria di Manfredonia (Foggia), la dottoressa Guerra arriva dalla Soprintendenza Archivistica e Bibliografica delle Marche, dove continua a collaborare occupandosi di tutela archivistica e bibliografica; nel mezzo, una laurea specialistica in Scienze archivistiche, librarie e dell’Informazione documentaria e un Master in Gestione e Progettazione dei servizi documentari avanzati a Urbino, oltre ad una scuola di Archivistica, Paleografia e Diplomatica, a Bari, fino al ruolo di funzionario bibliotecario presso Roma Capitale, nel 2018. 

A poche settimane dal suo arrivo il lavoro è ampio, l’obiettivo è valorizzare tutte le professionalità presenti rendendo la sede di via Ferri sempre più utile e frequentata anche tramite iniziative di vario tenore. 

“Ho messo piede in archivio a Chieti per la prima volta il 7 febbraio scorso - spiega il neodirettore - e devo dire di aver trovato subito personale disponibile e volenteroso. Ora è mia intenzione fare in modo che questa struttura diventi una realtà molto più dinamica e inserita nel territorio; a tal proposito sono in contatto con le istituzioni, l’università, associazioni e studiosi locali”.

Prima però, occorre creare quell’oasi di “benessere organizzativo” per i suoi collaboratori, che non sono tanti, a dire la verità, come del resto in molte altre realtà ministeriali: nell’Archivio di Stato di Chieti al momento operano un assistente amministrativo al 50%, due Afav (assistenti alla fruizione, accoglienza e vigilanza ), un ausiliare, due collaboratori della società Ales con competenze archivistiche e bibliografiche, un’archivista a partita Iva, oltre al direttore. “Il personale è scarso, su questo fronte la situazione non è idilliaca – conferma la dottoressa Guerra - ma cercherò di fare quel che posso con le risorse che ho. L’intento è creare un ambiente accogliente, con professionale qualificato adeguatamente per far fronte a tutte le richieste da quella dello studioso che cerca una mappa a quella meno convenzionale”.

Al momento, dunque, la priorità è l’organizzazione del personale così da creare una base per l’attività di back office, oltre che di promozione. “Sicuramente - prosegue Rosangela  Guerra  - è necessario anche un rinnovo di natura informatica e delle postazioni di lavoro. Poi punterò moltissimo anche sulla formazione perché valorizzando e motivando il personale sono sicura che si possa lavorare ancora meglio. Ecco, queste sono al momento le priorità nell’Archivio di Stato di Chieti. Senza dimenticare la promozione, le mostre e gli eventi”.

Un grande lavoro aspetta il direttore nei prossimi mesi a fronte di un patrimonio senz’altro notevole custodito in Archivio. Tra i più importanti la dottoressa Guerra ricorda i numerosi fondi preunitari, il fondo del partito nazionale fascista, i documenti sul processo Matteotti e la nutrita documentazione relativa al regno preunitario. “Elementi di un certo pregio – asserisce - in questo momento parte del personale è impegnata nel fare una ricognizione approfondita dei fondi per intervenire laddove non abbiamo notizie. In questa fase sto anche cercando di colmare alcune lacune informative in maniera tale da poter promuovere ciò che è in nostro possesso”.

Non appena sistemate le questioni organizzative, infatti, l’idea della direzione è anche di utilizzare gli spazi in via Ferri per iniziative di respiro non solo locale, ma anche nazionale. “Per il momento sto creando alleanze e collaborazioni così da avere personale qualificato a vari livelli - ribadisce Guerra - sono disponibile a creare una rete e mettere a disposizione, laddove le norme di sicurezza lo consentano, i locali dell’Archivio di Stato per ospitare eventi e prestare i nostri ambienti anche a soggetti distanti dalla ricerca storiografica. Personalmente sono aperta a tutte le collaborazioni che siano collegate e adeguate all’attività dell’Archivio, dalla presentazione di un libro all’incontro con un musicista locale. Questo perché - e conclude - sono convinta che i luoghi della cultura vadano vissuti e fatti conoscere”. 

L’Archivio di Stato di Chieti è aperto da lunedì al giovedì dalle ore 8 alle 17, il venerdì dalle 8 alle 14.  Nella biblioteca annessa, si possono richiedere libri da consultare in sala studio. 
 

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