Anteprima stagione lirica, oltre 300 studenti attesi al Marrucino per la prima de "La serva padrona"
La produzione sarà in scena sabato 30 settembre, mentre venerdì mattina ci sarà la prova generale davanti alle scolaresche
Giovanni Battista Pergolesi e Aldo Tarabella inaugurano la stagione lirica 2023 del teatro Marrucino sabato 30 settembre con un’anteprima dedicata all’opera buffa e all’intermezzo comico. In scena “La serva padrona”, la più nota delle composizioni di Giovanni Battista Pergolesi su libretto di Gennaro Antonio Federico, seguita dalla scrittura contemporanea di Aldo Tarabella (libretto di Valerio Valoriani) che ne racconta la continuazione con il titolo evocativo de “Il servo padrone”.
Se infatti è nota la storia di Serpina ‘che di serva si fa padrona’, rappresentata da oltre tre secoli in tutto il mondo con continuo e straordinario successo di pubblico (a partire dalle cento repliche parigine del 1752), nello spettatore rimane il dubbio sugli accadimenti successivi al matrimonio in casa di Uberto e sulla condizione di Vespone, servo muto e innamorato non corrisposto della giovane novella sposa.
A questi interrogativi rispondono Tarabella e Valoriani, tessendo una scrittura e uno spartito contemporanei e accattivanti, mettendo in scena quella che sembra quasi una “soap opera”.
Il pianoforte prende il posto del clavicembalo, e il libretto si arricchisce con citazioni che partono da Fred Buscaglione per arrivare al teatro di rivista, al cinema e alla commedia all’italiana. La messa in scena è realizzata in collaborazione con la Fondazione teatro comunale di Bologna.
L’opera sarà in scena sabato 30 settembre alle ore 20.30, mentre venerdì mattina ci sarà la prova generale davanti alle scolaresche alla quale sono attesi oltre trecento studenti delle scuole di ogni ordine e grado del territorio.
"La risposta che abbiamo ricevuto anche quest’anno dal mondo accademico è entusiasmante" è il commento del direttore artistico della Deputazione teatrale M° Giuliano Mazzoccante. “Si percepisce sempre di più la volontà di avvicinare il teatro e la scuola, riportando il Marrucino al centro della vita culturale e formativa non solo della città, ma di tutta la Regione”.
