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Da tutta Italia a San Benedetto dei Marsi in memoria dell'orsa Amarena, animalisti scortati dalla polizia

In circa duemila al corteo per chiedere giustizia e tutela dei due cuccioli dell'orsa uccisa con un colpo di fucile

Circa duemila animalisti provenenti da tutta Italia ieri (domenica 10 settembre) si sono ritrovati San Benedetto dei Mars iper prendere parte al corteo organizzato dall'associazione nazionale Animalisti italiani e dal Partito animalista europeo, in memoria dell'orsa Amarena, uccisa il 31 agosto scorso da un colpo di fucile, e per chiedere tutela per i suoi due cuccioli, nonchè per ogni specie appartenente alla fauna selvatica.

Tra bandiere animaliste con nastro nero, cartelli in segno di protesta e fumogeni di colore rosso la manifestazione ha invaso le vie del paese. Per Walter Caporale, presidente degli Animalisti Italiani: "L'uccisione dell'orsa Amarena è un atto di bracconaggio che ha scioccato non solo la comunità locale ma anche l'intero Paese. Tuttavia, questa tragedia è anche il risultato di un'azione sistematica di disinformazione che coinvolge la convivenza tra l'uomo e i grandi carnivori. In questo momento cruciale, è fondamentale che la società si unisca per chiedere pene più severe per coloro che commettono crimini contro gli animali. Non è sufficiente punire i colpevoli; dobbiamo anche affrontare le responsabilità di coloro che, all'interno di vari settori, contribuiscono ad alimentare sentimenti di paura e promuovono l'uso del fucile come unica soluzione. Questa preoccupante tendenza è ancora evidente in Trentino, dove il presidente Fugatti ha irresponsabilmente decretato la condanna a morte dell'orsa F36, già radiocollarata. In risposta, Animalisti Italiani Onlus - ha concluso - presenterà un ricorso legale per fermare questa illogica decisione".

Al corteo di domenica erano presenti anche vari esponenti del mondo politico, mentre era assente il sindaco di San Benedetto dei Marsi Antonio Cerasani: alui gli animalisti si rivolgono chiedendo, per l'anno prossimo, una statua in memoria di Amarena.

"Dobbiamo impegnarci a promuovere una convivenza pacifica tra l'uomo e la fauna selvatica, adottando politiche che preservino l'equilibrio ecologico e sensibilizzino la società sulla bellezza e l'importanza della natura. Alcuni allevatori  hanno disturbato con petardi lo svolgimento della manifestazione" hanno raccontato gli animalisti italiani che al termine dell'evento sono stati scortati dalla polizia.

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