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I sindacati di polizia penitenziaria incontrano il prefetto di Chieti: "Sia restituita dignità al personale delle carceri"

Le organizzazioni sindacali hanno chiesto in particolare personale per il terzo piano della casa lavoro di Vasto, chiuso per ristrutturazione, e per la casa circondariale di Lanciano

Le organizzazioni sindacali della polizia penitenziaria abruzzese – Sappe, Osapp, Uilpa Pp, Uspp, Fns Cisl e Fp Cgil - hanno avuto un doppio incontro, nella mattinata di mercoledì, con il capo di gabinetto del prefetto dell’Aquila e nel pomeriggio con il prefetto di Chieti, Mario Della Cioppa.

“Abbiamo chiesto al prefetto di farsi portavoce con gli organi competenti – spiegano le organizzazioni sindacali – affinché si restituisca dignità ai poliziotti penitenziari”.

Nello specifico i sindacati hanno chiesto di avviare una revisione delle piante organiche, non più rinviabile; intraprendere una politica gestionale degli istituti improntata a rendere sicuro il lavoro della polizia penitenziaria di carceri particolarmente a rischio; ridurre la percentuale di detenuti cosiddetti psichiatrici; aumentare le ore di presenza di psichiatri per gestire queste infermità ed evitare episodi di auto o eterolesionismo; non prire il 3° piano della casa lavoro di Vasto, chiuso per ristrutturazione, fino all'arrivo del personale necessario; inviare urgentemente personale in missione nella casa circondariale di Lanciano per garantire la copertura ai livelli minimi di sicurezza; garantire un numero adeguato di specialisti nelle carceri col fine di ridurre il ricorso a visite specialistiche esterne; attuare lo "scorrimento” delle graduatorie nazionali per tutti gli istituti abruzzesi e ripristinare il numero di agenti garantiti lo scorso anno (circa la metà di rinforzi assegnati l’anno scorso ad oggi non è più in servizio); implementare il funzionamento delle Rems triplicando il numero dei posti disponibili; accelerare il progetto di revisione dei circuiti penitenziari regionali, poiché ad oggi in tutti gli istituti abruzzesi convivono circuiti spesso incompatibili tra loro e che aumentano le difficoltà gestionali dei reclusi.

Le organizzazioni sindacali si dichiarano soddisfatte dell'esito dell'incontro: “Il dottor Di Iorio per L’Aquila e sua eccellenza il prefetto di Chieti si sono detti attenti al problema della polizia penitenziaria e vigili sulle criticità segnalate ci ha entrambi assicurato un diretto interessamento degli organi di governo competenti, che si concretizzerà con una puntuale segnalazione di quanto emerso durante l'incontro”.

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