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Lago di Serranella: le guardie del Wwf fermano la pesca illegale

Un controllo attento da gennaio a giugno ha permesso di bloccare l'attività illecita più praticata nella riserva regionale. Resta l'emergenza caccia e i volontari invocano più controlli delle forze dell'ordine

Ci sono voluti sei mesi, da gennaio a giugno, ma alla fine le guardie volontarie del Wwf, coordinate da Claudio Allegrino, sono riuscite a fermare la pesca illegale nella riserva regionale lago di Serranella, ad Altino.

Il controllo è stato possibile grazie alla convenzione fra l’associazione ambientalista e lo Iaap (Istituto abruzzese per le aree protette), nata dopo le numerose segnalazioni su attività illecite compiute in uno dei luoghi più belli d’Abruzzo. Dal momento che l’ente che gestisce la riserva non ha fondi sufficienti o personale qualificato per la vigilanza e un eventuale intervento diretto, le guardie volontarie del Wwf si sono rese disponibili per sei mesi. Un’attività svolta senza percepire nessun compenso, neppure il rimborso spese per gli automezzi.

Nel periodo di controllo i volontari hanno scoperto che una delle attività illecite più compiute nel lago di Serranella è la pesca, in molti casi nell’area a più alto interesse scientifico, naturalistico e paesaggistico. Le guardie hanno elevato sei sanzioni per pesca abusiva nei confronti di altrettanti trasgressori.

“A seguito di questi interventi – spiega Allegrino - nelle ultime settimane le aree in cui è vietata la pesca sono tornate alla loro tranquillità, ma quanto accade desta preoccupazione e richiede un’azione più incisiva da mettere in campo necessariamente con l'impegno di Carabinieri, Corpo Forestale dello Stato e Polizia Provinciale al fine di controllare il fenomeno”.

Servirebbe ancora più tempo, invece, per monitorare altre attività illecite come la caccia, che secondo le informazioni raccolte dai volontari in alcuni casi sfocia in atti di bracconaggio. Non manca a deturpare l’oasi del Wwf il taglio abusivo degli alberi.

“La riserva regionale ed oasi Wwf lago di Serranella – conclude il coordinatore Allegrino – rappresenta un’importante area a tutela della biodiversità del fiume Sangro. Auspichiamo che l’ente gestore possa dotarsi presto di personale con competenze in materia di vigilanza ambientale o che, in alternativa, si possa affidare in maniera costante il controllo dell’area a guardie volontarie specializzate”.

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