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Sushi e Coronavirus, i ristoratori: "Sono paure infondate, non si trasmette con il cibo"

Dopo l'allarme scattato nei giorni scorsi a Chieti gli imprenditori Mattia Cucchiarelli e Andrea Salameh tranquillizzano i clienti

L'allarme Coronavirus colpisce anche il ristoranti di sushi. Una vera e propria psicosi che gli impreditori Mattia Cucchiarelli e Andrea Salameh fanno sapere aver causato una crisi del settore a livello nazionale di circa il 75%.

"I clienti ci chiedono cosa stia accadendo - dicono i due ristoratori -  c'è sicuramente un allarme che per quanto riguarda il sushi o il cibo in generale è infondato. Innanzitutto bisogna fare un po' più di chiarezza e rassicurare le persone che il virus non è trasmissibile attraverso il cibo ma soltanto da uomo a uomo. Sarebbe necessario piuttosto interrogarsi su come viene trattato il pesce in un qualsiasi ristorante, non solo di sushi, e assicurarsi che il pesce servito crudo sia stato trattato adeguatamente e abbattuto a - 40 gradi".

Un allarme che riguarda inoltre un prodotto di chiara ispirazione giapponese e non cinese. Nei giorni scorsi a Chieti si era alzato l'allarme per un presunto caso di contagio, poi rivelatasi un'influenza

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