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Mercoledì, 24 Aprile 2024
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Lanciano retrocesso, sindaco e vice contro la proprietà: "Fiducia tradita e settore giovanile perso, evitino di utilizzare il nome della nostra città"

La matematica ha condannato i rossoneri al passaggio dall'Eccellenza alla Promozione con tre turni di anticipo rispetto alla fine del campionato, ma dall'amministrazione arrivano rassicurazioni ai tifosi: "Lavoriamo in silenzio e senza promesse di sogni"

La retrocessione del Lanciano calcio 1920 in Promozione, a tre giornate dalla fine del campionato, dopo l'ultima pesante sconfitta contro l'Ovidiana Sulmona, ha lasciato strascichi pesanti in città. Al punto che anche l'amministrazione comunale interviene con toni durissimi. 

In una nota stampa, il sindaco Filippo Paolini e il vice Danilo Ranieri, che ha anche la delega allo Sport, dicono: "Ci appelliamo alla proprietà o presunta tale, ovvero ai rappresentanti o presunti tali della società dilettantistica Lanciano 1920 affinché, dopo questa retrocessione, si congedino non solo da questa categoria regionale ma, in generale, dal calcio lancianese e, per meglio dire, dal continuare ad utilizzare il nome di Lanciano nei loro eventuali programmi".

"La vicenda del '1920', in questi anni, non solo gli ultimi, è stata alquanto controversa - aggiungono - ed è inutile attardarsi a parlarne. La 'città calcistica' ha dato fiducia, più volte tradita. Il Comune di Lanciano, in base alla convenzione d’uso dello stadio Biondi, che ci siamo fatti restituire, purtroppo in pessime condizioni, lo scorso giugno 2022, negli anni ha dovuto pagarsi tutte le utenze, senza alcun ritorno, nemmeno in termini di socialità alla pratica sportiva, essendosi perso anche il settore giovanile che, per fortuna, cammina autonomamente e con i contributi di altre società calcistiche locali. Il rapporto con la città e con la tifoseria - incalzano Paolini e Ranieri - è finito da tempo. L’appello al '1920' è di evitare dal continuare a utilizzare la loro matricola federale da queste parti, a trovarsi altre zone e campi, quantomeno evitino di continuare a utilizzare il nome della nostra città di Lanciano. Si eviti ulteriore mortificazione al nome ed alla dignità calcistica della nostra Lanciano. Ai tifosi rassicuriamo che stiamo lavorando, da tempo, in silenzio e senza promesse di sogni, per cercare di stimolare e trovare possibili programmi, concreti e di prospettiva".

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