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Cancelli chiusi nei centri sportivi: esplode il malcontento di gestori e proprietari

I centri per la pratica degli sport di squadra sono chiusi dall’inizio dell’emergenza coronavirus. Sabato l’incontro tra i rappresentanti del settore

Restano chiusi i centri sportivi dove si pratica sport di squadra. Una situazione che però dopo oltre due mesi dall’inizio dell’emergenza coronavirus i gestori e i proprietari abruzzesi delle strutture non sono più disposti ad accettare.

 A farsi portavoce del malcontento, attraverso l’invio di una nota, è Marco Terzini di Pescara. Sulla chiusura, si legge: “inizialmente eravamo d’accordo per spirito di responsabilità, oggi non siamo più disposti a tenere chiusi i cancelli dei nostri centri sportivi considerato il fatto che l’intera regione Abruzzo nonché l’Italia è ripartita. Mentre nei parchi assistiamo a partitelle tra amici, nei centri commerciali ad assebramenti ingiustificati, si è dato l’ok alla ripartenza della movida, noi gestori dei centri sportivi dove si pratica sport di squadra quali calcio a5, a7,a8,a11, basket, tennis, pallavolo ed altri né ci è concesso di riaprire e né veniamo presi in considerazione dalle varie istituzioni sia sull’eventuale riaperture e tantomeno per agevolazioni economiche mentre le spese corrono senza sosta”.

Per questo, si legge nel comunicato che sabato 23 maggio “ci ritroveremo in oltre 50 per stilare un protocollo da presentare alla Regione Abruzzo per agevolarla a farci ripartire in assoluta sicurezza e nel caso di mancata accettazione valuteremo eventuali forme di dissenso”.

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