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Mercoledì, 24 Aprile 2024
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Chieti Calcio, i tifosi minacciano di disertare le partite in casa: "Bellia vattene"

Il gruppo 89 Mai Domi chiede le dimissioni di tutta la dirigenza neroverde e annuncia che da subito diserterà le gradinate della Curva Volpi all'Angelini, garantendo invece la presenza nelle trasferte

I tifosi furiosi contro la società neroverde invocano le dimissioni dell’intera dirigenza e minacciano di disertare le gradinate della Curva Volpi nelle partite casalinghe. E’ il gruppo Ottantanove mai domi a inviarci in redazione un comunicato dal titolo che non lascia spazio ai dubbi: “Bellia vattene”. Il tutto dopo una partita, quella giocata ieri sul prato dell’Angelini contro la Vis Pesaro, finita in pareggio tra le contestazioni.
         
“Siamo stufi dell'ennesima mancanza di rispetto nei confronti dei gloriosi colori della Chieti Calcio e della nostra città da parte di questa ‘società’ – fa sapere il gruppo 89 Mai Domi- rompiamo definitivamente con questa società – aggiungono -  poiché riteniamo che, dopo la scandalosa retrocessione dello scorso anno, è inammissibile che il Chieti si trovi a disputare un campionato di serie D nell'assoluto anonimato”. La tifoseria in questione sottolinea come il cambiamento radicale della gestione della società con maggiori ambizioni e programmazioni auspicato  alla vigilia del campionato sia stato disatteso. “Siamo stufi delle numerose promesse mai mantenute e delle bugie – tuonano - Fino ad ora siamo stati pazienti ed abbiamo voluto dare fiducia a questi signori per l'amore di questi colori, mettendoci contro gran parte della tifoseria e della città, che da tempo è avversa a questa dirigenza. Meritiamo e quindi pretendiamo di più! Pertanto, la nostra decisione non può che essere una sola: questa dirigenza non merita la nostra presenza”.

Fino a quando la società non lascerà il Chieti, il gruppo quindi diserterà le partite neroverdi all’Angelini rimanendo comunque fuori dal settore e garantendo invece la presenza nelle trasferte “esclusivamente per gridare e tenere alto il nome della nostra città e per i nostri diffidati..invitiamo il popolo neroverde a seguire la nostra protesta. Perché Chieti ed il Chieti siamo noi”.

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