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Lanciano, dopo la retrocessione gli Anxa Rebel rispondono a Pincione

Comunicato del tifo organizzato: "Via la sua società dalla nostra città, il dibattito attorno al futuro del calcio rossonero si sta finalmente riaprendo"

Metabolizzata l'umiliante retrocessione in Promozione, la Lanciano sportiva si prepara a voltare pagina. La prima mossa di tifosi, amministratori e imprenditori, è stata quella di isolare totalmente l'attuale società. Lanciano 1920, dal contesto cittadino. Il gruppo organizzato degli Anxa Rebel lo ha ribadito con un comunicato in cui da una parte si ribadisce la totale estraneità alle vicende del club di Pincione e, dall'altra, si torna a sperare in un futuro roseo ricostruito dalle forze locali. "Tutti al lavoro per un progetto serio che riaccenda la passione dei tifosi", dicono gli ultras rossoneri.

Il comunicato

"ln questi ultimi mesi, come dichiarato alla fine della raccolta firme per non far rientrare la società di Pincione in città, ci siamo astenuti dal seguire le vicende del Lanciano Calcio 1920 - dicono gli Anxa Rebel - . Ora che per quella società il campionato è finito, il dibattito attorno al futuro del calcio rossonero si sta riaprendo. Ringraziamo l'amministrazione comunale, perché ha mantenuto la parola data al momento della consegna delle firme, cioè impegnarsi per far si che la suddetta società la smetta di chiamarsi con il nome della nostra amata città. Noi Anxa Rebel, gruppo organizzato della tifoseria lancianese e voce della Curva Sud Ezio Angelucci, appoggiamo in pieno le parole espresse pubblicamente dal sindaco Paolini e dal vicesindaco Ranieri. Abbiamo visto l'ultima intervista a Pincione e lapaolo, finalmente incalzati come si deve da Enrico Giancristofaro. Rispetto alle loro insignificanti parole volevamo comunicare il nostro pensiero, senza però abbassarci allo stesso livello. Hanno dichiarato di non voler vendere di non voler rientrare a Lanciano e di voler procedere da soli nonostante il contrasto con tutta la città anche l'anno prossimo. Da parte nostra non possiamo rimanere impassibili difronte alla loro volontà di continuare a portare nei campi di calcio una squadra che si chiama Lanciano. Sappiamo che il calcio di oggi si sta allontanando sempre di più dall'essere il calcio della gente e ha preso la strada per diventare il calcio dei soldi; tuttavia, nel nostro caso andiamo anche oltre. Dare la possibilità di iscrivere una società ad un campionato federale, con il nome di una città che non c'entra nulla con lei, è palesemente contro i valori che si accompagnano a questo sport. Alla luce della possibilità che questo scenario accada l'anno prossimo, ci rivolgiamo alle altre città che potrebbero essere disgraziatamente contattate da questa odiosa società per gli impianti sportivi: non accettate nessuna proposta fino a quando continuerà ad utilizzare il nome di Lanciano, pensate se tutto ciò succedesse alla vostra squadra cittadina. Per concludere, Pincione ci ha invitato a fare una nuova squadra da far giocare al Biondi, in merito a ciò lo vogliamo rassicurare. Dall'incontro per la raccolta firme siamo rimasti in stretto contatto con l'amministrazione comunale e, per cancellare questi ultimi anni bui del calcio a Lanciano, stiamo lavorando insieme su un progetto serio, capace di riportare entusiasmo e riappassionare i tifosi".
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