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Lanciano, porte girevoli: Bellè in panchina, Daleno se ne va

L'ex centrocampista del Pescara ha debuttato con una sconfitta, con il ds D'Orazio e il preparatore Valbonesi. Ma la squadra è in emergenza e il tecnico aspetta con urgenza rinforzi

Poche ore prima della gara di domenica scorsa, il Lanciano 1920 ha annunciato l'ennesimo colpo di scena: il nuovo allenatore è Stefano Bellè, ex calciatore professionista (Pescara, Teramo, Ancona tra le tante). C'è anche un nuovo direttore sportivo: Tonino D'Orazio, mentre l'assistente tecnico e preparatore atletico sarà l'ex bomber Davide Valbonesi, che ha un passato anche in maglia rossonera.

Tutto perfetto, il casting durato settimane è risolto, dopo le rinunce di Ronci, Vagnoni e Montani. Tutto ok, se non fosse che il difensore Giulio Daleno, che aveva svolto il doppio ruolo di allenatore-giocatore nelle ultime settimane, proprio nelle stesse ore aveva appena sbattuto la porta e fatto i bagagli. Con lui anche un altro titolare della rosa (cortissima) dei frentani, Bellitta.

Entrambi a breve saranno annunciati da altri club dell'Eccellenza abruzzese, mentre invece a Lanciano la città, i tifosi e lo stesso Bellè aspettano impazienti diversi nuovi arrivi per completare una rosa sempre più deficitaria. Adesso soprattutto in difesa, dove mancano due perni fondamentali.

Domani pomeriggio i rossoneri dovranno ospitare un lanciatissimo Avezzano al Biondi dopo la scoppola rimediata ad Alba Adriatica (mancava anche lo squalificato Scipioni, che domani tornerà in campo). Un altro passo falso potrebbe allontanare ulteriormente i frentani dalla zona play-off, avvicinandoli invece pericolosamente alla zona play-out.

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