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Calcio a5, Pala Santa Filomena aperto ma l’Az emigra ugualmente a Pescara

La squadra di calcio a 5 femminile domenica con la Ternana giocherà quasi certamente al Pala Rigopiano di Pescara per motivi di 'ordine pubblico'. Il presidente Zulli furioso

Ternana, valevole per la terza giornata di ritorno del campionato di serie A di calcio a 5 femminile, si giocherà al Pala Rigopiano di Pescara. Manca solo l’ufficialità, ma la decisione è stata ormai presa: ad influire sullo spostamento delle campionesse d’Italia nella città adriatica una serie di concause che hanno creato un po’ di caos attorno al sodalizio neroverde. All’indisponibilità del Pala SantaFilomena infatti, argomento su cui si è discusso parecchio nelle ultime settimane ma che sembra sia stato risolto con la riapertura dell’impianto seppur a singhiozzo, si è aggiunta una questione di ordine pubblico. Lo scorso anno infatti nella gara tra teatine ed umbre ci furono degli scontri al punto da indurre le società insieme alle forze dell’ordine a prendere in considerazione la possibilità di far disputare la partita altrove. A far propendere per tale decisione anche la concomitante partita casalinga della Chieti Calcio presso lo stadio “Guido Angelini”, praticamente adiacente al Pala SantaFilomena.

La decisione di giocare al Palarigopiano di Pescara al momento va rimandata al fatto che la squadra teatina nel periodo di inagibilità del PalaSantaFilomena si è allenata lì, ma all’orizzonte c’è altro, stando alle parole del Presidente dell’Az Gold Women Alessandro Zulli: “Troppe cose ultimamente stanno creando problemi al nostro operato. Alla luce di questo dico che, per il momento ci spostiamo a Pescara per motivi di ordine pubblico e problematiche relative ad un impianto come il PalaSantaFilomena che funziona a singhiozzo, ma se le cose non dovessero cambiare sono pronto a spostare le nostre attività altrove perennemente e non temporaneamente.”

Zulli prosegue, allargando la polemica: “La città di Chieti deve svegliarsi, mi riferisco alle istituzioni ed all’imprenditoria locale che non ci hanno mai degnato di una minima attenzione. Sono solo nella gestione di una Società arrivata sul tetto d’Italia, e se le cose dovessero continuare così non faremmo molta strada. A tal proposito, se trovassi il giusto supporto altrove, valuterei attentamente la possibilità di trasferirvi la squadra. D’altronde è un periodo in cui stiamo analizzando tanti aspetti e tra questi c’è, davanti al mutismo delle istituzioni cittadine, la possibilità di emigrare altrove”.

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