Giulio Ciccone mette nel mirino il Lombardia. Ma intanto vuole essere protagonista al Giro del Lussemburgo
Il grande obiettivo del ciclista di Brecciarola è la classica monumento che lo lancerebbe definitivamente nel Gotha del ciclismo contemporaneo. Per presentarsi al meglio all'ultimo, grande appuntamento di un 2023 comunuqe da ricordare, il campione della Lidl-Trek farà le prove generali in una breve ma importante corsa a tappe
Cinque frazioni, compresa una crono di 24 km, da oggi, mercoledì, fino a domenica al Giro del Lussemburgo per provare una gamba che ha già dato buone risposte al Trofeo Matteotti, nel suo Abruzzo, e far crescere la condizione in vista dell'ultimo, grande obiettivo di un 2023 comunque da ricordare. Giulio Ciccone da Brecciarola ha le idee chiare e vuole già lasciare il segno, anche se il suo obiettivo primario adesso non è quello di portarsi a casa una corsa comunque importante e di prestigio.
Il Giro di Lussemburgo è il primo appuntamento di Giulio Ciccone in maglia Lidl-Trek dopo il Tour de France, concluso con la maglia a pois di miglior scalatore e riportata in Italia 31 anni dopo un certo Claudio Chiappucci: il 28enne teatino ha corso anche domenica, è vero, ma era in maglia azzurra per il Trofeo Matteotti. Ha infiammato il pubblico abruzzese con un tentativo all'ultimo giro del circuito cittadino tra Pescara e Montesilvano, ma ha dovuto accontentarsi della diciassettesima posizione al traguardo. Avrebbe voluto vincere nel suo Abruzzo e ci riproverà a breve (il Giro d'Italia 2024 dovrebbe avere un paio di tappe in regione, una anche la Tirreno-Adriatico e poi ci sarà l'edizione 76 del Matteotti), ma intanto vuole concludere con la lode una stagione già da 10 in pagella o giù di lì.
Perchè? Perchè proprio dal Lussemburgo Ciccone comincia idealmente la rincorsa/preparazione verso il Lombardia del 7 ottobre, 238 duri km da Como a Bergamo: è la classica monumento del ciclismo italiano, vincerla significherebbe entrare per davvero nel Gotha del ciclismo contemporaneo. Nella circostanza sarà proprio lui la carta azzurra principale contro i favoriti Tadej Pogacar, Remco Evenepoel e Primoz Roglic, ovvero il meglio che il pedale di oggi offre a livello mondiale. Ma per il Lombardia c'è tempo, adesso bisogna pensare al Lussemburgo e Ciccone sarà scortato dal concreto ed affidabilissimo Dario Cataldo da Miglianico, che lavorerà per lui e per i compagni senza disdegnare qualche sortita personale. D'altro canto è tornato da poco in gruppo dopo il brutto incidente che gli è costato il Giro (Ciccone saltò invece la kermesse rosa, partita proprio dall'Abruzzo, causa Covid). La prima tappa di 156 km con partenza e arrivo a Lussemburgo città è già un discreto test per capire come stanno entrambi i campioni abruzzesi.