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La stagione del tartufo bianco non è finita

La Giunta Regionale, constatando il ritardo del periodo ideale per la raccolta del gustoso e prezioso fungo, ne ha posticipato la chiusura della stagione al 15 gennaio.

Tirano un sospiro di sollievo gli amanti della “caccia” al tartufo. La Regione Abruzzo, su proposta dell’assessore alle politiche agricole Mauro Flebbo, ha deliberato il prolungamento del calendario di ricerca e raccolta del tartufo bianco in tutto il territorio regionale fino al 15 gennaio 2014.

La stagione autunnale non è stata particolarmente favorevole allo sviluppo del  “Tuber magnatum Pico” il nome scientifico del tartufo bianco, cosicché le associazioni dei ricercatori di funghi hanno richiesto una proroga per poter uscire con i propri cani a setacciare i boschi abruzzesi, dove spesso si scoprono anche esemplari notevoli, come ad Ateleta in provincia dell’Aquila. Il fungo dal profumo unico resta tra i prodotti alimentari più ricercati, rari e preziosi. Prezioso come fu il tartufo bianco ritrovato in Molise. L’esemplare di circa 900 grammi se lo aggiudicò all’asta  il miliardario cinese Stanley Ho sborsando ben 250 mila dollari.

Con questo provvedimento, sul quale si è espresso favorevolmente il Centro Regionale di Assistenza in Tartuficultura (C.Re.A.T.) abbiamo accolto la richiesta avanzata da sei associazioni abruzzesi, per evidenziare come il periodo di produzione del tubero sia in ritardo – ha sottolineato l’assessore Flebbo -"L'atto licenziato dalla Giunta regionale evidenzia ancora una volta come questa Amministrazione ponga la massima attenzione su un settore ritenuto fondamentale per la nostra economia e soprattutto su una eccellenza di inestimabile valore". Sempre l’Assessore ha continuato:"A questo scopo abbiamo operato una svolta epocale grazie alla Legge regionale n.66 del 2012 la cui stesura è stata ampiamente condivisa garantendo la massima rappresentatività di tutti i soggetti interessati nella filiera: con questo testo, tra l'altro, per la prima volta le associazioni regionali hanno la possibilità di essere protagoniste come parte attiva al fianco della Regione Abruzzo, per la salvaguardia e il miglioramento degli ecosistemi tartufigeni, la gestione delle tartufaie e la valorizzazione del prodotto".

Ricercatori e cani hanno quindi ancora la possibilità fino al 15 gennaio di poter scovare tartufi, ricordando che non è tutto oro c’ho che luccica, ma può valere comunque un bel po’.

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