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Venerdì, 19 Aprile 2024
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Zuccarino Rehab canta lo sbarco dei turchi sulle coste di Francavilla

Lo storico musicista abruzzese esce con un nuovo disco: “Suite numero due-Catena”. "Parlo di donne e scrivo in dialetto, mia nonna è la mia musa ispiratrice" dice

"Libera Liberata" è la storia della bellissima Domenica Catena, rapita dai predoni e portata in dono al sultano turco, per mano del comandante Pialì Bassa. La canta Zuccarino Rehab, storico musicista abruzzese nel nuovo disco “Suite numero due-Catena”, uscito questa settimana.

Sono testi liberamente ispirati a "La rapita dei turchi" e "Pialì Bassa", tratti dal libro "Francavilla nella storia e nell'arte" di Teodorico Marino quelli contenuti nel nuovo di Graziano Zuccarino, alias Zuccarino Rehab, in una ‘riabilitazione musicale’ che affonda le radici nella storia più antica di Francavilla al Mare: lo sbarco dei saraceni. Un lavoro in in dialetto abruzzese, ricco di pop e di rock, di psichedelia e di rimandi storici dentro una visionaria canzone d'autore. I testi riportano in luce gli avvenimenti accaduti a metà del 1500 sulle coste abruzzesi.

Il video ufficiale di "Libera Liberata" è stato presentato in anteprima su Sky Tg 24.

“Mi ero prefissato di parlare di donne e del loro ruolo nella società in questa seconda suite – racconta l’artista -  Sono cresciuto in un ambiente al femminile, dove ho conosciuto una piccola parte del mondo unico e affascinante che è la donna. Nell'album troviamo la storia di Catena, che ha un lieto fine, ma nel brano ‘Mama don't cry’, non conosciamo il futuro della donna costretta a prostituirsi, o che fine faranno le migranti e i loro bambini in Look the children".

suite n 2-2

Il dialetto è stata la prima fonte di scrittura per l’autore.

“Non è stata proprio una necessità la mia – spiega - ma una vera scoperta nel formulare i concetti che volevo esprimere nell'idioma di mia nonna, mia musa ispiratrice. I giovani, o meglio i giovanissimi sono miei grandi estimatori, le parole delle mie canzoni sembra li colpiscano in positivo, e immagino sia una cosa innata”.

Zuccarino, che nasce a Melbourne, in Australia,nel 1969, racconta il legame con la città di Francavilla al Mare.

“Mi ha accolto e mi ha regalato il mare, la collina e la campagna, tutti elementi che mi sono portato dietro crescendo e dalle quali ho tratto le mie storie. Oggi vivo in un altro luogo, ma quando ho bisogno di pensare, ho di scrivere qualcosa di nuovo, vado a passeggiare in spiaggia e tutto si delinea. Devo molto a Francavilla”.

Graziano Zuccarino nel 2000 forma la Nuova Agricola Associazione insieme al produttore Franco Liberati, progetto interamente in dialetto che riscuote un discreto successo nazionale ed internazionale che dura sette anni, poi si ritira campagna francavillese per scrivere il nuovo progetto Cazzirro e le Scorribande dei Precari.  Nel mentre firma e realizza dal vivo le musiche di alcuni spettacoli teatrali: Settembre tratto da Fontamara di I. Silone, Cosmogonia con l'attore e regista G. Marcellusi e con il Teatro del Krak in "Quel che resta" del regista Antonio G. Tucci.
Attualmente è impegnato nella scrittura di un’opera rock, ispirato dal viaggio tra il mare e la montagna, abruzzese chiaramente.
 

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