Tua, l'Ugl: "L’evasione tariffaria che non c’è, anzi…c’è"
“Il compito più difficile nella vita è quello di cambiare se stessi” (Nelson Mandela). Fosse stato ancora in vita, oggi, o farebbe salti di gioia nel vedere che cambiare è possibile, oppure sprofonderebbe nella tristezza più assoluta nel vedere con quanta ipocrisia i dirigenti di Tua cambiano idee e strategie nel giro di pochi mesi. Dalla nascita di Tua (luglio 2015) ad oggi, parlare di lotta all’evasione tariffaria, era un'eresia. Più volte, dalla dirigenza e dai vari consigli di amministrazione precedenti, la Ugl Autoferro veniva fermata sul nascere ogni qualvolta voleva affrontare il discorso sull’evasione tariffaria, vedendosi rigettare al mittente qualsiasi proposta di recupero denaro. Oggi, invece, le stesse persone che prima hanno demolito il sacrosanto diritto civile di pagare il biglietto, facendo viaggiare oltretutto gratis una intera Regione, vorrebbero la medaglia per i risultati che TuaA sta ottenendo in pochissimo tempo. Ma facciamo un pò di chiarezza. Fino a poco prima del Covid, l’attuale direttore d’Esercizio, all’epoca responsabile dell’area metropolitana Pescara-Chieti, bloccava tutte le attività dei “VTV” (Verificatori Titoli di Viaggio) dicendo loro che era una perdita di tempo in quanto gli eventuali verbali emessi non sarebbero stati esigibili e, oltretutto, affermava che l’evasione tariffaria non esisteva e che non voleva problemi con l’utenza. Pagare il biglietto, sinceramente, non dovrebbe essere un problema, caso mai il contrario. Poi arrivò il Covid e in piena emergenza nazionale la Regione Abruzzo, per ovvie ragioni di sicurezza, impedì il controllo a bordo dei biglietti (forse non era a conoscenza che ciò già non avveniva). Una volta terminato lo stato di emergenza, la Regione emanò un decreto in cui veniva ripristinato il servizio di controlleria a bordo dei mezzi di trasporto. Nonostante ciò, il responsabile dell’area metropolitana Pe/Ch, supportato dal direttore generale e da presidente uscente, continuava a tenere fermi i VTV impedendo loro, di fatto, di svolgere e di esercitare le loro mansioni lavorative, lasciandoli inutilmente a presidiare esclusivamente i capolinea regionali. Tutto ad un tratto, come per magia, a gennaio 2023, l’ex responsabile dell’area metropolitana Pe/Ch oggi dirigente e direttore di Esercizio, nell’incredulità generale, comanda a tutte le attività di verifica (VTV e Controllori) di esercitare la loro funzione di controlleria e di fare assolutamente i verbali a chi senza biglietto consegnando, tra l’altro, alla sua attenzione un rapportino giornaliero del numero dei verbali effettuati sull’intero territorio abruzzese. E già, bisogna però considerare anche che nel frattempo la Ugl Autoferro Abruzzo aveva più volte incontrato, e sollecitato, il neo Presidente Gabriele De Angelis e, con lui, parte del nuovo consiglio di amministrazione ponendo loro l’attenzione primaria sull’evasione tariffaria che, nel frattempo e nel corso degli anni, aveva raggiunto la somma di quasi nove milioni di euro. Un’azienda a capitale pubblico, che si regge con le tasse dei contribuenti, non può permettersi tale perdita come fosse acqua di rose, né tantomeno rifiutarsi, come sino a pochi mesi fa, di affrontare il problema ridendoci sopra. Detto ciò, ad oggi registriamo in tutte le biglietterie sparse sul territorio un cospicuo incremento dei biglietti venduti e della richiesta dei moduli di abbonamento (merito dei verbali?). I verbali riscossi, sempre dalle rispettive biglietterie, sono passati da due-tre a settimana ad una media di circa 100, sempre a settimana, con picchi di oltre 150 nell’area metropolitana considerando la linea Pescara-Chieti e nel teramano tenendo conto della linea Teramo-Giulianova. Le emettitrici, a bordo dei pullman, tornano ad essere piene dopo anni ed anni (invitiamo l’Azienda ad una costante verifica del corretto funzionamento delle emettitrici e obliteratrici a bordo pullman, perché diversamente non sarà possibile nemmeno effettuare verbali). Quindi, a noi della Ugl Autoferro, viene facile pensare che in precedenza Non si è voluto fare, no che non si poteva fare perché i verbali non erano esigibili o, ancor peggio, perché l’evasione tariffaria non esisteva. Si dice meglio tardi che mai ma, a parte i consigli di amministrazione che cambiano, i dirigenti restano, qualcuno se ne crea anche di nuovo sempre all’interno di Tua ed allora, perché fino ad oggi sono stati presi dall’immobilismo? Qual è stata la loro strategia in merito? Anziché avere bilanci risicati che spaziano dagli 8 mila ai 34 mila euro di utile, non era forse meglio avere un bilancio ben più che solido? Magari facendo anche in modo di poter ristabilire quel premio di risultato mai più erogato dalla fusione delle tre aziende in Tua? Tante domande e tanti dubbi, ma anche qualche certezza, che cambiare si può e allora, cambiamo chi fino ad oggi ha fatto ostruzionismo sull’evasione tariffaria e che ora, invece, vorrebbe salire con tanto trionfalismo (e faccia tosta aggiungiamo noi) sul carro dei vincitori. In conclusione, per quanto esposto e per il loro attuale impegno, ci è dovuto ringraziare il neo presidente De Angelis, il vice presidente Prospero e tutto il nuovo Consiglio di amministrazione. Sicuramente la lotta all’evasione tariffaria non è tutto, ma è sicuramente un buon inizio.
Il segretario regionale Giuseppe Lupo