Bentornata Processione, i numeri e le curiosità del Corteo Sacro più antico d'Italia
Bentornata Processione. Torna a palpitare nel DNA dei teatini il Corteo sacro più antico d’Italia. E lo fa con una serie di curiosità sia statistiche che di sostanza. Spunti interessanti per gli storici ma anche agganci all’attualità locale ed internazionale. Insomma, questa edizione 2022 del Venerdì Santo a Chieti, per un motivo o per l’altro, entrerà negli annali dei principali eventi riguardanti la Città. Vediamo il perché attraverso cifre e dati. Dunque: - L’edizione 2022 è stata la numero 1180 [comprese quelle poco più che simboliche degli anni bui della pandemia le quali vanno comunque conteggiate] della Processione teatina. Il dato di riferimento temporale per il computo è l’842 allorquando il vescovo Teodorico portò a compimento la ricostruzione della Cattedrale, completamente azzerata, nelle strutture superiori, dal re franco Pipino nella circostanza del sacco e della distruzione di Chieti [801]. Prima dell’842 si ha ragione di ritenere che le iniziative liturgiche legate al sacro rito possano aver avuto traccia già intorno al V secolo, epoca di verosimile edificazione del primo nucleo della Cattedrale dei Santi Tommaso e Giustino. - Nell’edizione 2022 si è salutato l’80esimo anno dal rinvenimento [1942], in località Santa Maria Calvona, di una lapide funeraria, conservata presso il Museo Archeologico Nazionale de “La Civitella”, dalla quale lo storico Raffaele Bigi, nella sua monografia “Una Lapide Romana come ipotesi sulla nascita del Monte dei Morti in Chieti” [tipografia Brandolini, 2010], fa risalire una suggestiva congettura circa la datazione, che si sarebbe allocata agli albori del Cristianesimo in Teate [prima metà del I sec. d.C.], di pratiche legate al culto dei defunti da parte di un Collegio Funerario antesignano dell’Arciconfraternita del Sacro Monte dei Morti. Sodalizio questo costituitosi ufficialmente, come da tesi di Mario Zuccarini, nel 1603. In relazione a quest’ultima data, la Processione 2022 è la numero 419 nelle dirette cure dell’Arciconfraternita oggi presieduta dal Governatore Giampiero Perrotti. - L’edizione 2022 ha salutato, altresì, il 290esimo anno dalla presumibile, prima esecuzione del monumentale Miserere di Saverio Selecchy [Chieti 2 novembre 1708-16 agosto 1788]. Infatti, si ritiene che Selecchy, il più grande compositore abruzzese di musica sacra del 700, secondo fonti della tradizione orale -essendo andato disperso lo spartito originario- compose il suo celebre canto ispirato al salmo 50 della Bibbia [contrizione di re David per aver concupito Betsabea, moglie di Uria l’Ittita] quale “overture” della sua attività artistica. Risalendo la sua prima opera nota al 1733 [“Il Culto ristabilito da (di) Maria SS nel Tempio di San Pietro di Chieti”], si può pertanto collocare il Miserere a cavallo del 1732. - Nell’edizione 2022 si è commemorato il 150esimo anniversario dalla morte di Raffaele Del Ponte [Chieti I maggio 1813-26 marzo 1872], lo scenografo e pittore teatino che concepì i sette simboli della Passione, poi realizzati dagli artigiani della famiglia Anzellotti nel 1855 [in ChietiToday del 12 aprile scorso]. - Nell’edizione 2022 sono ricorsi i 130 anni dall’abbandono della prassi, per l’appunto in uso fino al 1892, di nominare, da parte del Governatore dell’Arciconfraternita del Sacro Monte dei Morti, gli addetti [scelti fra gli appartenenti alle categorie di arti e mestieri della Città] agli stessi simboli della Passione. Accese dispute fra i papabili sui quali far ricadere la scelta, implicanti addirittura problemi di ordine pubblico, suggerirono all’Arciconfraternita di sospendere la pratica delle investiture per nomina diretta. Da allora, la prassi non è stata mai più ripristinata. - L’edizione 2022 della Processione del Venerdì Santo a Chieti è stata: la prima post emergenza Covid19 [eccellente l’organizzazione curata dall’Arciconfraternita del Sacro Monte dei Morti], facendo registrare, alla ripartenza, 12 mila presenze ufficiali, ma l’indotto di persone che comunque hanno visitato Chieti esprime cifre maggiori; la prima per il sindaco Diego Ferrara al seguito del Corteo sacro; la prima e speriamo l’ultima in costanza di una guerra in Europa dopo l’ultimo Conflitto mondiale; la prima ad acquistare una aperta valenza di auspicio per la pace vista la partecipazione, a fianco dell’arcivescovo metropolita di Chieti-Vasto Bruno Forte, del presbitero ortodosso ucraino Padre Anatoliy Grytskiv, reggente la Chiesa scalina dei Santi Costantino ed Elena; la prima a transitare su un sito archeologico, in piena costanza dei lavori di riqualificazione di Piazza San Giustino e dei residuali saggi di archeologia preventiva [soddisfazione per la “passerella” che ha consentito la regolare uscita del Corteo dalla Cattedrale è stata espressa dall’Amministrazione comunale e dagli addetti ai lavori [presenti il direttore operativo ed ispettore di cantiere arch. Maria Cicchitti, il direttore operativo e coordinatore della sicurezza in fase di esecuzione arch. Gianfranco Scatigna, l’assistente scientifico della Soprintendenza APAB Chieti-Pescara Sabatino Letta, l’architetto Paolo Fraticelli e le maestranze della ditta appaltatrice Costruzioni GIULISA Srl]. - Padre Bruno Forte, nel suo 18esimo anno di episcopato a Chieti [nomina del 26 giugno 2004], ha interpretato in questa edizione 2022 della processione del Venerdì Santo a Chieti, per la 17esima volta, il ruolo di Pastore e, quindi, di guida spirituale del sacro rito. - Infine, l’edizione 2022 della Processione del Venerdì Santo a Chieti ha riproposto il tema dell’iter di riconoscimento UNESCO, quale Patrimonio dell’Umanità, del Corteo Sacro più antico d’Italia. Dell’idea se ne parla da anni. E di questo auspicato alloro se ne occupò finanche la BBC. Poi non se ne fece nulla fino a quando la stessa Arciconfraternita del Sacro Monte dei Morti non decise, di recente, di rimetterla in pista, agganciandola al riconoscimento di un percorso culturale tra i luoghi italiani ed europei della spiritualità. Ora il Sindaco Diego Ferrara ed il suo Vice e delegato alla Cultura Paolo De Cesare tornano sull’argomento promettendo di conferire nuovo impulso ad una iniziativa che trova il plauso della Cittadinanza tutta ed anche del management regionale.