Pattinaggio artistico a Chieti, la denuncia dell'insegnante: "Noi esclusi da tutto, non ci fanno allenare alla scuola Cesarii"
"Per noi non c'è la possibilità di svolgere attività agonistica a Chieti". A denunciare i problemi della sua associazione sportiva è l'insegnante di pattinaggio artistico Alina. "Per un anno e mezzo non c’e’stato proprio niente per noi. A settembre 2020, stanchi del nulla, abbiamo avuto una risposta di attenzione alle numerose richieste fatte. Certo, il parcheggio spotterraneo di un centro commerciale non puo’ essere una soluzione ma ci ha consentito di ripartire e ringrazio infinitamente per questo il direttore del centro Centauro per la possibilita’ data e, i genitori che ci hanno appoggiati".
In questa settimana fa sapere Alina che "siamo rientrati nella palestra del liceo “Gonzaga” che, pur non dando risposta ad esigenze agonistiche ci sta permettendo di riavviare un vivaio su cui costruire. Ma cosa? I nostri agonisti ormai si spostano continuamente a Francavilla poichè, essendo io
fortunatamente responsabile anche della squadra litoranea, posso farli allenare insieme. Ma perchè a Chieti non si può 'coltivare' pattinaggio artistico agonisticamente?".
L'insegnante di pattinaggio poi racconta come "in una città che non ha spazi idonei per noi, ci siamo arrangiati in mille modi ma, da più di un
anno, si sono chiuse tutte le porte. Il PalaSantafFlomena ora è solo pallammano, Palatricalle e Piana Vincolato sono basket, PalaTeate è pallavolo, Palacus è chiuso, le palestre scolastiche o hanno la gomma o sono troppo piccole".
Una soluzione però ci sarebbe. "La palestra della scuola Cesarii è l’unica che ha un fondo polivalente e dimensioni, se non ottimali, almeno accettabili per noi.
perche’ non siamo potuti rientrarvi? La nostra associazione ha sempre ottemperato a doveri, pagamenti e protocolli vigenti. La tutte le nostre richieste di chiarimenti non sono seguite risposte esaustive, mai chiare o giustificate da riferimenti leggittimi. Si parla di empowerment del mondo femminile, in tanti si riempiono le fauci di pensieri socialmente encomiabili e poi la realtà ti presenta sempre un conto fatto di esclusione, di privilegi di pochi, di scorciatoie dovute alle conoscenze e agevolazioni solo grazie ad appoggi importanti che avallano solo le realtà di sempre".