"Tanta gente venerdì sera a Chieti ma c'è il risvolto della medaglia: strada diventa un orinatoio": lo sfogo di una residente
"Il centro storico di Chieti è bello e soprattutto nei periodi di festa si crea un’atmosfera magica ma c’è purtroppo il risvolto della medaglia: l’inciviltà di alcuni avventori".
A dirlo è una residente del quartiere Trivigliano, che racconta come da anni, nella zona dove sorgono alcuni locali "soffriamo il fatto di trovarci in prossimità della zona della movida, in una piccola stradina lontana da sguardi indiscreti, dove i giovani si riversano per espletare i propri bisogni, semplicemente girando l’angolo".
La signora insieme ad altri residenti fa sapere di aver "fatto rimostranze di ogni genere in passato, al sindaco, alle autorità e alle forze dell’ordine, attraverso un comitato di quartiere, ma siamo stati letteralmente ignorati. Ogni sera durante i mesi caldi, e nel fine settimana d’inverno, comincia questo ‘via vai’ continuo che si protrae fino a notte inoltrata. La strada si trasforma in un orinatoio a cielo aperto. Mi affaccio al balcone e mi sento nauseata letteralmente, nel vedere ragazzi e ragazze di ogni età sentirsi liberi di poter sporcare la strada sapendo di restare impuniti".
I residenti spiegano come "solo lo stop e il ridimensionamento delle iniziative dovuti alla pandemia hanno permesso una temporanea tregua a questo andazzo. Ma già venerdì sera ndr, alla prima occasione di movida affollata, si è ripresentato il problema. Pipì perfino sulla porta della mia abitazione, su vasi di piante e sulla busta dell’immondizia, sistemata come da calendario. Tutta la stradina è stata battuta".
La donna residente nella zona, poi, racconta che "un ragazzo che passava in cerca delle amiche che erano venute ad ‘espletare’, al quale ho chiesto dal balcone se avrebbe trattato casa propria allo stesso modo, con un drink in mano mi ha risposto che è cosa normale, che loro devono ‘svuotarsi’ e che la città non è attrezzata per questo. Tante attenzioni al rispetto delle regole in vigore in questo momento e nessuno che sorvegli nella zona dei locali. Un controsenso grosso. Io mi sento abbandonata".