All'organizzatore scontento della gestione degli eventi risponde l'associazione: "Ci occupiamo solo di aspetti amministrativi"
Arriva dalla presidente dell'associazione Suoni del sud, Libera Granatiero, la replica allo sfogo di uno degli organizzatori degli eventi dell'estate teatina, Bruno Leombroni, pubblicato ieri su Chieti Today. L'associazione si è sentita chiamata in causa dalle parole di Leombroni che, va sottolineato, non ha fornito nomi nel suo racconto.
Di seguito la risposta dell'associazione, riportata integralmente
"È opportuno precisare che l’associazione musicale Suoni del Sud, indicata come genericamente 'associazione di Foggia' ed erroneamente come organizzatrice della stagione 'Chieti sotto le stelle', è una realtà che opera con riconosciuto successo da vent’anni in diverse città d’Italia e vanta prestigiose collaborazioni internazionali. Si precisa che l’associazione Suoni del Sud, per conto del Comune di Chieti, si occupa solo ed esclusivamente degli adempimenti di carattere amministrativo, nello specifico di contratti con gli artisti e relativi pagamenti, nonché degli adempimenti riguardanti la Siae. Null’altro di ciò che invece sottende la parola 'organizzatrice' utilizzata impropriamente. Nella fattispecie, il maestro Leombroni ha ricevuto il contratto indirizzato ad Artisti Associati in data 27 luglio, alle ore 11.43, controfirmato da Suoni del Sud il 28 luglio, alle ore 19. Quindi 24 ore dopo. Per quanto riguarda l’espletamento dei diritti Siae, è noto che da anni si espleta anche in via telematica e, per quanto concerne il concerto del 30 luglio scorso, quello a cui fa riferimento il maestro Leombroni, è stato espletato il giorno 21 luglio 2021. Nulla di quanto riportato nella lettera è attribuibile all’associazione 'Suoni del Sud'".