Gli studenti del De Petra di Casoli incontrano Luca Fortunato, responsabile della Capanna di Betlemme
Le classi seconde della scuola secondaria di Casoli e Altino, insieme ai docenti e alla dirigente Serafina D’Angelo, hanno vissuto una mattinata intensa di emozioni. Il responsabile della Capanna di Betlemme Luca Fortunato, nella semplicità che lo contraddistingue, ha raccontato ai ragazzi come è nato in lui l’incontro con il volontariato e la solidarietà, com’è nata la spinta verso le persone ‘scartate’ dalla società, verso gli esclusi, gli ultimi, gli invisibili, gli emarginati, i disabili abbandonati, verso i tossicodipendenti, verso le ragazze madri, povere e sole, verso le persone che riteniamo non ‘interessanti’…eppure proprio grazie a loro Luca è riuscito a riempire il suo cuore, con quell’amore disinteressato da cui non ci si aspetta nulla in cambio e che invece riesce a donare serenità, luce e felicità alle nostre vite.
Luca Fortunato, nel suo libro, ha raccontato piccole grandi storie piene del miracolo dell’amore dove Francesco, Concetta, Martino, Massimo sono donatori inconsapevoli di amore, dal momento che chi aiuta riceve, da chi viene aiutato, un dono ancor più grande. Quando la prossimità diventa concreta e disinteressata si realizza ‘La matematica dell'amore’, perché se ci limitiamo ad amare solo chi ci ama, il nostro cuore si riempie solo al 60% e quel 40% potrebbe farci tuffare in surrogati che sono pericolosissimi (alcool, droga, dipendenze varie…) fino a farci credere di non poter avere un cuore pieno al 100% di gioia…e invece è possibile tutto questo. E allora questa è la sfida che Luca ha lanciato ai ragazzi, di vivere la prossimità nel loro piccolo, di andare incontro al ragazzo più emarginato della scuola, al ragazzo che non è alla moda, al ragazzo con disabilità, al ragazzo che all’apparenza non ha nulla da darci in cambio e invece è in ognuno di questi ragazzi, in ciascuno di questi fratelli che emarginiamo che si nasconde il nostro 40% mancante.
E di fronte ad una platea di ragazzi attenti, concentrati, Luca ha continuato a lanciare sfide invitando i giovani a essere trasgressivi, anticonformisti rispetto ad una società che li vuole egoisti, arrivisti, avidi e solitari. A conclusione dell’incontro i ragazzi hanno posto tante domande, sono stati curiosi, hanno voluto sapere come si erano concluse le storie che avevano letto sul libro e hanno chiesto di Nicola, Giovanni, Ovidio e di tutti gli ‘amici di Luca’; poi hanno raccontato anche le loro esperienze di solidarietà vissute con la scuola (in particolare quella condivisa con la Rsa psichiatrica del Pta di Casoli), hanno avuto il piacere di raccontarsi, hanno regalato alcuni lavori svolti in classe dopo la lettura del libro, disegni, pensieri e diversi prodotti alimentari per ‘la Capanna di Betlemme’. L’incontro si è concluso con la canzone ‘Il mondo che vorrei’ interpreta da Alessandra Colacarlo, con cui i ragazzi hanno accettato la sfida di Luca: i ragazzi vogliono un mondo come quello che ci ha raccontato Luca, un mondo di felicità che può venire solo dall’incontro con l’altro.