Ritrovarsi dopo 53 anni dal diploma all'Itis: la V chimici sez. A si riunisce
Decine di telefonate a Spezzaferro Stefano, contatti con Cicconetti Mario, alla fine c’erano quasi tutti, tranne proprio chi non poteva, D’Alessandro Annamaria e Tomassetti Anselmo e chi, purtroppo, non c’è più. Ma oggi, alle 12, ben quattordici studenti della maturità ITIS Chimici 1966, sono tornati per rincontrarsi in un ristorante di Pescara per riscattare una foto dopo cinquantatre anni. Così i 15 alunni convenuti, quelli che divennero maturi nel 1966 si sono alzati in piedi uno per uno, presentandosi perché tutti o quasi sono di fatto irriconoscibili rispetto a quelli di cinquantatre anni fa e raccontando con emozione in poche frasi tutta una vita: gli studi, il lavoro, i figli, i nipotini, le gioie, i dolori, attuali e i trascorsi. Tra di noi anche Mucci Franco, che poi si sposò con una ragazza della sua classa, la bellissima Rita. Il 1966 è l'anno dove l'Arno colpisce al cuore Firenze, le sue chiese, i palazzi le biblioteche. E oltre a portarsi via un pezzo della città si porta via finalmente anche i pregiudizi sugli odiati "capelloni" accorsi a migliaia da ogni parte per salvare il salvabile. D'ora innanzi non sarà più permesso a nessuno di fare dei sarcasmi sui giovani beats. A Torino e a Trinità dei Monti poche settimane prima ne avevano arrestati due, solo per un motivo: perchè portavano i capelli lunghi. Saranno chiamati poi questi beats "Angeli del fango". Il 1966 è l'anno dove la vecchia generazione viene definita da noi ragazzi proprio vecchia, perchè non ha ancora capito che sta convivendo con la nostra, quella nuova, per loro, del tutto diversa. I giovani, ne parlavo con Perfetti, allora professore, non solo incominciano a leggere, ma parecchi di loro iniziano anche a scrivere. La "Zanzara" di li a poco viene criminalizzato, un piccolo giornalino studentesco di tre studenti, che hanno avuto l'ardire di fare una inchiesta sui problemi sessuali dei giovani all'interno dell'istituto. L'immoralità a conferma di come erano rimasti indietro gli adulti, verrà dai grandi, al processo. Anno poi dove sentiremo parlare del pianeta Cina. Cinque milioni di cinesi a Pechino sventolando il libretto di Mao, sulla piazza della pace "Celeste" chiedono la rivoluzione "Terrestre". Vogliono Honk Kong, il benessere la Cina ai cinesi rivoluzionari e via gli americani dal Vietnam. Le Guardie rosse diventeranno poi 25 milioni. Noi in Italia avevamo altre cose da fare, correre a iscriverci alle università sfruttando i presalario, per pagare meno tasse. Laurearsi ed entrare poi nel mondo del lavoro. In attesa di sederci a tavola, menu tutto a base di pesce, al ristorante Oriente a Pescara, tutti a formare capannelli e a raccontarci aneddoti del tempo passato tra i banchi e uno dei più prolifici è Primavera, un ragazzo che unitosi a noi al terzo anno, ebbe subito un impatto col professor Monaco, che con i nuovi aveva il pugno pesante, li interrogava per vedere se erano personaggi che imparavano a memoria quello scritto sul libro o avevano capito ed erano in grado di spiegare. Poi mano a mano sono arrivati gli altri, tra i ragazzi di allora, spiccano Malizia Aldo, capello sempre scuro tipo Cina e Spezzaferro Stefano, grande catalizzatore, quello che con le sue telefonate e la sua positività ha permesso che quegli ex lazzaroni, dessero la loro adesione al pranzo nonostante il prezzo niente affatto friendly. In conclusione mi va di citare Ponte Eugenio, che ha offerto la torta con la scritta inneggiante all'avvenimento. Alle 16.30 ci siamo salutati abbracciandoci e ci siamo dati appuntamento per il prossimo anno.