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Caos sulla Maielletta, tra parcheggi saturi e impianti abbandonati: lo sfogo degli amanti della neve

Delusione e rabbia per gli appassionati che ogni fine settimana raggiungono Passolanciano e Mammarosa

Una giornata sulle cime innevate che rischia di trasformarsi in un incubo per le condizioni in cui versano alcuni impianti e una gestione a volte carente. A denunciarlo sono alcuni lettori, amanti della Maiella.

"Oggi arrivi a Passolanciano e come sempre è il delirio, tra parcheggi saturi e una viabilità discutibile", ci scrivono.

"Ma, passato il primo ostacolo (Passolanciano appunto) punti dritto verso Mammarosa e, dinanzi ai tuoi occhi, c'è una spettacolare Maiella che come sempre è in grado di stupirti. Cielo azzurro, neve splendida, la Maiella non ti delude mai...o quasi. Chi continua a deluderti è chi cerca di gestire il bene comune in maniera a dir poco indecente: due impianti su quattro (di 40 anni fa) chiusi - si sfogano - e bisogna prendersi anche il gancio da soli: praticamente se sei un principiante ti arrangi. A deturpare lo spettacolo naturale, poi, ci sono anche due impianti abbandonati da 20 anni sopra un parco naturale. Però se vai in bici sui sentieri ti fanno la multa". 

Gli appassionati della montagna che ogni fine settimana raggiungono Passolanciano si dicono delusi.

"Attendiamo con estrema curiosita il grande progetto che riqualifichera la nostra montagna. Forse è il caso di smantellare questi ferri vecchi e lasciare che la Maiella torni a stupirci con le sue bellezze? In fondo - chiduono - quello che si vive qui su nel weekend non può essere definito nè turismo nè tanto meno progresso".

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