La maleducazione la fa...da padrona: bisogni di cani e atti vandalici davanti alla sede Avis
Un racconto di inciviltà e maleducazione quello di Tullio Parlante, presidente dell'Avis comunale, che torna a denunciare il degrado dell'area di fronte alla sede dell'associazione. Ecco di seguito il suo intervento.
Sistematicamente, tutte le mattine che arrivo in sede, dopo aver dato un'occhiata all'interno delle aiuole, sito all'interno della piazza dei Donatori del sangue, trovo il manto d'erba coperto con le defecazioni di cani. Premesso che viviamo in un mondo dove la base minima sindacale, che era quello del rispetto e dell'educazione, sono andati a farsi friggere, quello che lascia basito lo scrivente e tutti coloro che della cosa pubblica ne fanno un grande utilizzo attenzionale, è quello del puro menefreghismo di questi soggetti (definirli persone umane è troppo), che si sentono in diritto dovere di poter fare quello che vogliono senza intromissione alcuna, considerando - purtroppo - che viviamo in un Paese dove - non essendoci la certezza della pena anche economica - questi strafottenti personaggi carichi di arroganza si sentono immuni nel poter disporre a uso e piacimento personale di un bene pubblico.
Tuttavia, i padroni o possessori di animali da compagnia - vivaddio che i lerci lestofanti della maleducazione sono una minima parte rispetto a tanti che rispettano tutte le norme - pur rinchiusi nel loro sporco mondo del non rispetto, potrebbero (il condizionale è d'obbligo) anche essere messi a dura prova da coloro i quali assistono a certe performance dei loro cani, chiaramente con la loro complicità.
Come associazione stiamo cercando in tutti i modi di rendere vivibile uno spazio aperto a tutti, ma, se non riusciamo a far capire a questi pochi bifolchi che la cosa pubblica appartiene a tutti, non possiamo fare nulla se non lasciare le cose così come stanno, ovvero, con gli steccati delle aiuole rotte e risistemate alla meno peggio. In ultimo, se riusciamo ad avere l'autorizzazione - chiesta alla questura di Chieti in data 09.09.2020 prot. n.32 - per installare una telecamera fissa sulla piazza, credo che su questo problema ci torneremo molto sporadicamente.