"In casa con i nonni anziani, mia figlia con tosse e febbre da 6 giorni attende il tampone"
Lunghe attese per ottenere un tampone, tra telefonate senza risposta, poche informazioni e il terrore di far ammalare anche gli anziani genitori.
È quanto ci racconta Alessia L., mamma di una bimba di 6 anni che da sabato scorso è chiusa in casa con febbre alta, tosse e raffreddore.
“La pediatra ha richiesto il tampone da 5 giorni – spiega mamma Alessia - e da allora provo a chiamare il 118 e il centralino dell’Asl ma nessuno sa dare risposte. Viviamo con i miei genitori ottantenni. Sappiamo che la situazione è critica, c’è un'emergenza sanitaria e proprio per questo mi chiedo come si può attendere quasi una settimana per fare un tampone, peraltro obbligatorio per poter tornare a scuola, senza avere risposta da nessuno? Se per un tampone bisogna aspettare una settimana come possiamo permetterci il lusso di dire che la situazione qui a Chieti è sotto controllo?”.
Dopo vari solleciti, anche da parte della pediatra della bimba, alla signora è stato detto di attendere la chiamata per sottoporre la figlia al tampone. Chiamata che fino a questa mattina non era ancora arrivata.
“In questo modo se si ha a che fare con un positivo si rischia di non poter tenere la situazione sotto controllo – dice ancora Alessia - e se mia figlia fosse positiva e dovesse aggravarsi? E se al posto suo ci fosse un signore anziano? Non si possono aspettare giorni e giorni per fare un maledetto tampone! Per alcuni potrebbe essere troppo tardi”.