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Raccolta rifiuti Raee: Chieti in decrescita rispetto all’anno precedente

Chieti in calo

È stato diffuso l’ultimo rapporto annuale del centro di coordinamento Raee e, in linea generale, l’Abruzzo evidenzia una crescita sostenuta (+9,8%). Tuttavia i valori pro capite si confermano tra i più bassi di Italia e l’unica provincia che si distingue per perfomance brillanti è Teramo.

Difatti nel teramano sono state raccolte 2.050 tonnellate, 368 in più rispetto al 2020. Tra le province del centro Italia con popolazione compresa tra le 300 e le 400mila persone, Teramo è quella che evidenzia la maggiore crescita della raccolta.

Completamente all’opposto si colloca Chieti con un calo complessivo del 16,8% rispetto al dato 2020 raccoglie 1.895 tonnellate. A impattare sul risultato negativo un po’ tutti i raggruppamenti: R4 perde il 25,5%, R2 il 21,4% R3 in maniera inspiegabile il 12,6% e R1 il 9,8%.

Il calo si registra anche sul fronte della raccolta pro capite, dove a Chieti si assesta a 5 kg/ab, in calo però a doppio digit (-14,6%).

“L’Abruzzo è una regione dai grandi contrasti” commenta Fabrizio Longoni, direttore generale del Centro di Coordinamento Raee: “mentre la raccolta nella provincia di Teramo continua l’incremento virtuoso divenendo il riferimento sia in valore assoluto sia in termini di risultato pro capite con un interessante 6,74 kg/ab, deludono i risultati delle altre province con una situazione che addirittura peggiora per quella di Pescara pur partendo da una situazione di assoluta insufficienza. Sarà necessario per la Regione effettuare le più approfondite valutazioni su questa provincia per porre rimedio a un penultimo posto in Italia per raccolta pro capite”.

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