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Martedì, 23 Aprile 2024
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Quando la Majella si mette il cappello e si cala le brache: perle di saggezza contadina

Un antico proverbio abruzzese parla di cappello sulla montagna, ovvero della punta innevata che, nel nostro caso, è la Majella. La prima nevicata indicherà se sarà un inverno rigido o mite

Quànde la mundàgne se mètte lu cappèlle, vinne le cràp' e ccumbre lu mandèlle è uno dei più famosi e vecchi detti abruzzesi, che probabilmente avete sentito dai vostri nonni o anche dai genitori. È un proverbio ricco di saggezza contadina, che consiglia di investire in abiti pesanti per affrontare il freddo glaciale della stagione invernale.

Ma, attenzione, non finisce qui. Nel chietino per rendere il tutto ancor più chiaro e, soprattutto, per dare consigli per tutte le stagioni, il detto diventa:

Quando la Majella si mette il cappello, vendi le capre e fatti il mantello.

Quando la Majella si cala le brache, vendi il mantello e fatti le capre (o l’agnello).

La montagna, quindi, diventa la Majella e, se d’inverno è meglio coprirsi che allevare e capre, d’estate, o meglio quando le temperature tornano ad abbassarsi, è consigliabile tornare a lavorare.

Ma, attenzione, il proverbio abruzzese non ha significato solamente per gli allevatori e i contadini, ma anche per il resto della popolazione, o almeno così si pensava.

Il cappello, infatti, non è altro che la neve che imbianca la punta della montagna e riguarda principalmente la prima nevicata.

Se la prima nevicata imbiancherà solo la parte alta della Majella, ci aspetterà un inverno freddo.

Se imbiancherà tutta la montagna, l’inverno sarà mite.

Cos'è la scrucchiata abruzzese

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