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Giovedì, 25 Aprile 2024
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La pietra dell'integrAzione arriva a Guardiagrele: entra nel vivo il progetto nel parco della Maiella

Il progetto si fa promotore di una cultura dedita alla creatività e alla manualità della pietra e si concentra nel territorio del parco nazionale

La "Pietra dell'IntegrAzione" arriva a Guardiagrele dove entra nel vivo il progetto che promuove una cultura dedita alla creatività e alla manualità della pietra e si concentra nel territorio del parco nazionale della Maiella. Il prossimo appuntamento è per sabato 19 febbraio alle ore 15.30 nella sala consiliare del Comune di Guardiagrele ed è organizzato dalla dottoressa Marcella Gianni, responsabile di Piano dell’Ecad13 che durante l'ultimo incontro aveva messo in evidenza l'importanza di un'iniziativa come questa senza alcun tipo di barriera, nemmeno per il trasporto grazie all'acquisto, di ambito, di due pulmini per andare a prendere i ragazzi ed accompagnarli per la totale realizzazione di questo progetto finanziato dalla Regione Abruzzo e dal Ministero del lavoro e delle politiche sociali.

"Dopo anni di lavoro nel campo dell'inclusione sociale con l'organizzazione di volontariato Diversuguali è una grande emozione sapere che qualcosa di bello si crea anche nell'entroterra. Il dettaglio che darà corpo ad una grande esperienza per coloro che sono davvero 'speciali' che, forse per la prima volta nella loro vita, si sentiranno uguali: tutti insieme per creare 'vasi in Pietra' dentro cui seminare l'arte dell'inclusione sociale" spiega l'assistente sociale Sarah Pesce.

Coordinatrice dell’area sociale è anche Chiara Candeloro (foto): "Il progetto si fonda su due concetti fondamentali che si integrano e coesistono: l’arte e l’inclusione. L’arte ci porta a cogliere il significato della bellezza generata dalle nostre fragilità e imperfezioni. La dimensione estetica sarà quindi fondamentale per guardarsi dentro, al fine di sviluppare una consapevolezza di sé stessi e degli altri. La mia figura professionale sarà al servizio delle persone, che vorranno sviluppare e fortificare questo processo empatico verso il prossimo e per generare un processo socio-educativo, rivolto al singolo ma anche all’intera comunità, attraverso l’attivazione di una vera inclusione sociale, che si basa sulla partecipazione attiva di tutte le persone in nome dei principi ineludibili, quali: l’uguaglianza, l’assenza di pregiudizi e giudizi, il rispetto e la valorizzazione della dignità e dell’unicità umana".

È la proloco “Tholos di Lettomanoppello” ad aggiudicarsi la realizzazione del progetto, che vede l’attivazione di laboratori in cui degli scultori insegneranno tecniche di lavorazione e costruzione di vasi in pietra e dei periti agrari e botanici terranno le attività di semina, su una linea metodologica che colleghi l’integrazione con la manualità, dove tutti i soggetti saranno chiamati ad operare in un processo creativo ed anche dinamico.

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