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La panarda al Maurizio Costanzo Show: un’antica tradizione abruzzese che “costringe” a mangiare tutte le portate

Un’antica tradizione abruzzese, che costringe gli invitati a mangiare tutte le portate, dalla prima all’ultima

Tante e abbondanti sono le portate dei pranzi di Natale, dei cenoni e dei festeggiamenti di un matrimonio, ma niente può essere paragonato alla panarda, un’antica tradizione abruzzese, che, in un certo senso, costringe gli invitati a mangiare tutte le portate, dalla prima all’ultima. Chi si fosse ritirato, rischiava di essere sparato.

E no, non è una leggenda.

Nella puntata del Maurizio Costanzo Show di martedì 24 novembre la giornalista ed esperta di bon ton Barbara Ronchi della Rocca ha parlato proprio di questa usanza particolare, legandola però ai matrimoni in Abruzzo del passato.

In effetti la panarda (panarde) è anche un modo di festeggiare, che può essere il festeggiamento di uno sposalizio, ma non necessariamente legata all’unione di due persone.

A raccontare meglio cos’è la panarda è stato il giornalista Edoardo Scarfoglio, che ci ha lasciato la sua personalissima testimonianza, in cui fa riferimento a una panarda a cui ha partecipato a fine ‘800.

Invitato a un pranzo luculliano, in cui sono state proposte prelibatezze come zuppe, brodi, agnello, formaggi, scrippelle, ferratelle, celli pieni e mostaccioli, Scarfoglio decise di fermarsi poco prima dell’ultima portata. Il padrone di casa, offeso da questa sua ritirata, gli disse: o mangi o ti sparo.

Ovviamente non è stato sparato, era più che altro un modo di dire, una minaccia per stimolare l’invitato a completare il pranzo e dare soddisfazione al padrone di casa. Tuttavia degli spari c’erano: ogni portata era, infatti, accompagnata da un colpo di cannone.

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