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Il giorno del ricordo: il 10 febbraio si commemorano i martiri delle foibe

La scelta per commemorare una pagina buia della storia recente è caduta sul 10 febbraio perché proprio quel giorno, nel 1947, venne firmato il trattato di pace che assegnava alla ex Jugoslavia l’Istria e la maggior parte della Venezia Giulia

Ogni anno, dal 2004, in Italia, il 10 febbraio si celebra il giorno del ricordo, istituito per conservare e rinnovare la memoria della tragedia degli italiani e delle vittime delle foibe, dell’esodo dalle loro terre di istriani, fiumani e dalmati nel secondo dopoguerra. 

La scelta per commemorare una pagina buia della storia recente è caduta sul 10 febbraio perché proprio quel giorno, nel 1947, venne firmato il trattato di pace che assegnava alla ex Jugoslavia l’Istria e la maggior parte della Venezia Giulia. 

In tutta la provincia, in questa giornata, si organizzano commemorazioni e cerimonie ufficiali, con la deposizione di corone di fronte ai monumenti dedicati ai martiri delle foibe. Fra l’8 settembre 1943 e il 1947, infatti, si registrò un vero e proprio massacro etnico, a opera dei partigiani slavi di Tito. Secondo le stime, furono tra i 5mila e i 12mila gli italiani massacrati e poi gettati nelle cavità carsiche tipiche di quella zona, le foibe appunto.

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