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Mercoledì, 24 Aprile 2024
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21 febbraio, XIV giornata nazionale del Braille: storia del codice e del genio che l’ha inventato

Sinonimo di inclusione

Si celebra oggi, 21 febbraio, la giornata nazionale del Braille, il codice che, da sempre, è sinonimo di inclusione e che è stato inventato nel 1829 da Louis Braille.

L’inventore, all’epoca poco più che ventenne, nel diciannovesimo secolo ha dato vita a un sistema di scrittura e lettura universale basato su un sistema di 6 punti in rilievo.

Louis Braille era originario di Coupvray, una cittadina vicino Parigi. All’età di 5 anni diventò cieco a causa di un incidente. A 10 anni, per via delle difficoltà scolastiche, venne spostato in un istituto parigino per l’educazione di giovani ciechi, tra i primi al mondo, in cui l’apprendimento avveniva soprattutto oralmente.

Il ragazzo si dedicò alla musica, diventando organista e violoncellista e, in seguito, insegnante. L’esperienza dell’insegnamento ad alunni non vedenti gli regalò l’intuizione.

Per testare la sua invenzione, si recò all’istituto il militare Charles Barbier de La Serre dove testò il suo sistema di codici per decifrare messaggi al buio, per consentire ai militari di comunicare anche quando non si vedeva nulla. Inizialmente il sistema si componeva di 12 punti, ma era complicato, per cui fu ridotto.

Realizzò il codice a 6 punti disposti su due colonne verticali.

Nel 1829 nacque il primo metodo Braille, raccontato nel saggio “Procedimento per scrivere le parole, la musica e il canto corale per mezzo di punti in rilievo ad uso dei ciechi ed ideato per loro”, che in seguito fu perfezionato. Seguirono un codice per la matematica e un metodo musicale specifico per persone non vedenti.

Il codice Braille ha rivoluzionato e migliorato la vita delle persone non vedenti. A loro Braille diede per la prima volta la possibilità essere autonomi, leggendo e scrivendo senza alcun aiuto.

Il codice Braille ha dato la possibilità a centinaia di migliaia di disabili visivi di studiare e inserirsi nel tessuto sociale. La loro formazione passa proprio attraverso questo sistema di puntini messo a punto nel 1829 e tutt’oggi di fondamentale importanza.

Il sistema si è anche evoluto: con l’avvento dell’informatica i dispositivi Braille collegati a pc e smartphone permettono di accedere all’universo della rete. È quindi possibile, per le persone non vedenti, navigare tra siti di informazione, giornali, libri e contenuti multimediali.

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