Lavora tutta l'estate per aprire il ristorante, poi il dpcm. Mirko non si arrende: "Teniamo duro"
Il giovane cuoco ha aperto poche settimane fa un locale a Francavilla Foro: "Il decreto del 26 ottobre di Conte è stato un colpo duro, soprattutto per noi che siamo ai nastri di partenza"
Un’estate di lavoro per aprire il suo ristorante, personale assunto a tempo indeterminato, la festa di inaugurazione (nel rispetto delle regole anti Covid-19) a inizio ottobre. Poi sono arrivate le restrizioni del dpcm per contenere l’espandersi della pandemia. Ma Mirko Colasante, 28enne ristoratore di Guardiagrele e neotitolare di Baccalamanzo a Francavilla al Mare non si arrende.
Ciò che lo guida è un immenso amore per i fornelli, una passione che lo ha convinto sfidare la pandemia e avviare l’attività di ristorazione in contrada Foro in un momento così complicato. “Assieme alla mia famiglia - spiega Mirko - ho lavorato alacremente tutta l’estate per preparare il locale. L’idea era di rimboccarsi le maniche e lavorare duro, ma la situazione, nel frattempo, è diventata ancora più complessa”.
Con i dpcm che si sono susseguiti a raffica e che hanno imposto sempre maggiori restrizioni, tra cui la chiusura dei locali alle 18. “Il decreto del 26 ottobre di Conte è stato un colpo duro, soprattutto per noi che siamo ai nastri di partenza. Abbiamo attivato il servizio di asporto. In questa situazione – dice ancora il giovane cuoco - è davvero difficile andare avanti, ma ora ci siamo e teniamo duro”.