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In Abruzzo ci sono 251 piccoli borghi: rappresentano 4,56% sul totale dei comuni italiani

Gli italiani sono tornati ad apprezzare la vita nei borghi dove godere di spazi di libertà più ampi

Secondo l’ultima analisi condotta da Coldiretti e basata sui recenti dati Istat relativi alla popolazione residente, in Abruzzo ci sono 251 borghi sotto i 5mila abitanti. Ed è proprio in questi piccoli paesi che sono necessari più servizi e infrastrutture.

I piccoli comuni rappresentano il 70% del totale di quelli in Italia. In Abruzzo la percentuale sale all’82,30%, per un totale di 305 comuni.

I 251 borghi sotto i 5mila abitanti in Abruzzo rappresentano il 4,56% sul totale dei comuni italiani al di sotto dei 5mila abitanti, percentuale superata solo da Piemonte, Lombardia, Campania, Calabria, Sardegna e Veneto.

Le grandi città sono state colpite da un calo di popolazione, perché? Gli italiani sono tornati ad apprezzare la vita nei borghi dove godere di spazi di libertà più ampi con una maggiore sensazione di sicurezza e benessere riducendo i rischi di assembramento e la pressione abitativa nelle città, dopo l’emergenza Covid.

In Abruzzo si apprezzano i piccoli borghi in cui è possibile vivere più a contatto con la natura e gustare i prodotti tipici del territorio, come al pecorino di Farindola, alle mortadelle di Campotosto, allo zafferano di Navelli o alle lenticchie di santo Stefano di Sessanio.

Questa tendenza, secondo la Coldiretti, deve essere sostenuta con un modello di sviluppo che si impegni a recuperare in queste aree i troppi ritardi infrastrutturali e nei servizi offerti con interventi che vanno dalle tecnologie informatiche alle scuole, dagli ospedali alle poste fino alle edicole, per valorizzare una straordinaria risorsa, che può diventare la forza sociale ed economica di una nuova fase di sviluppo.

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