Sportelli d'ascolto e supporto psicologico per studenti e famiglie all'istituto Croce di Paglieta

Si chiama "Lo studente al centro" il progetto dell'istituto comprensivo Croce di Paglieta, in collaborazione con l'Ido, l'istituto di Ortofonologia, per far ripartire la scuola dopo l'emergenza partendo dalle sue fondamenta: studenti, famiglie e docenti.

Tra le iniziative messe in campo ci sono sportelli d’ascolto in sede e online, webinar dedicati a genitori e docenti e incontri formativi per gli studenti.

“L’esigenza di un supporto psicologico in ambito scolastico - ha spiegato all'agenzia Dire Lara Di Luigi, dirigente dell’Istituto comprensivo Croce - è da sempre emergente, ma in modo particolare in quest’anno scolastico, che si è avviato con grande difficoltà. L’idea è quella di supportare sia gli alunni, per il loro benessere, che le famiglie, per accompagnare i loro figli nelle attività scolastiche e non solo”.

Gli sportelli d’ascolto, rivolti agli studenti e ai loro genitori, “si rivolgono a qualsiasi esigenza - aggiunge la preside - anche quelle che possono sembrare le più trascurabili, ma che potrebbero sfociare in problematiche più serie”.

Per questo è importante coinvolgere anche i docenti, perché possano segnalare eventuali problematiche, dall’alimentazione all’uso della rete. È il web, infatti, un altro potenziale elemento di rischio, in grado di offrire molte opportunità ma altrettanti rischi. 

“In questo periodo, i social e l’uso della rete sono diventati ancora più frequenti. Per questo è importante siglare una sinergia con le famiglie, che devono monitorare con attenzione i propri figli”, ha aggiunto Lara Di Luigi, che sarà ospite di un convegno promosso dall’istituto in collaborazione con l’agenzia Dire.

“I giovani sono sicuri in rete se sono consapevoli dei rischi che possono correre. Essere in rete non è un gioco - ha continuato la dirigente - quindi è importante che i giovani facciano attenzione a quello che postano e a quello che scrivono. Il ruolo della scuola è appunto quello di sensibilizzare il più possibile i ragazzi. Prestare attenzione alle loro esigenze, farli parlare delle problematiche che avvertono - ha aggiunto la preside dell’istituto Croce – durante il lockdown molti si sono sentiti soli a casa. Per questo la Dad e la connessione con i loro compagni è stata una grande risorsa. Ma docenti e famiglie devono collaborare insieme per fare dei nostri giovani dei cittadini digitali consapevoli”.