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Giovedì, 25 Aprile 2024
Salute

I pazienti danno i voti alla Radioterapia di Chieti: quattro faccine per valutare l'assistenza

Si tratta del progetto Progetto Ramsi.net, che coinvolge 10 reparti italiani: gli assistiti possono dare le loro risposte nei totem all'interno dell'unità operativa

Quattro faccine per valutare il servizio offerto dalla Radioterapia di Chieti. Quattro espressioni differenti, accentuate da altrettanti colori dal verde al rosso, per rappresentare la percezione dell’utente riguardo a puntualità, accoglienza, professionalità e comfort. È iniziata ieri la rilevazione sulla qualità dei servizi offerti, che coinvolge dieci centri italiani di Radioterapia oncologica (Gemelli Roma, San Camillo Forlanini Roma, Brescia, Genova, Bologna, Perugia, Chieti, Campobasso, Messina e Verona) partecipanti al Progetto Ramsi.net, acronimo che sta per “Radioterapia Amica Mia Smile In”, che ha come obiettivo la misurazione dell’indice di gradimento espresso dai pazienti attraverso quattro semplici domande alle quali rispondere utilizzando dei totem collocati all’interno dell’unità operativa.

Al paziente viene chiesto se si è sentito accolto, se l’orario dell’appuntamento è stato rispettato, se il personale si è mostrato competente  e, ancora, se gli ambienti sono confortevoli. La rilevazione durerà tre mesi, ma l’indice di gradimento sarà rilevato e aggiornato settimanalmente dal Centro coordinatore del progetto, la Radioterapia del “Gemelli”, che provvede all’elaborazione dei dati fornendo anche le variabili statistiche possibili, come l’andamento per ambito o per fascia oraria.

Spiega il direttore della Radioterapia di Chieti, Domenico Genovesi: 

Abbiamo aderito al progetto con convinzione perché il vissuto  degli utenti è molto importante per la nostra attività: la loro opinione ci aiuta a capire se possiamo fare di più e meglio per farli sentire a loro agio e soprattutto accolti. E’ fondamentale investire in umanizzazione nei luoghi di cura, perché la malattia rende le persone più fragili e vulnerabili e il nostro compito non può esaurirsi con la sola somministrazione della terapia.

I risultati del progetto saranno resi noti ai singoli partecipanti, i quali potranno così utilizzarli come strumento di confronto con le altre strutture e ottimizzare i propri percorsi.

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