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Sabato, 20 Aprile 2024
Salute

Nell'ospedale di Chieti istituito il gruppo multidisciplinare di specialisti dedicato al tumore del fegato

Il direttore della Chirurgia generale oncologica, Liberato Aceto: "Così il caso di ogni singolo paziente può essere gestito in maniera organica e completa, con la possibilità di inserimento anche in protocolli di ricerca clinica. Il team definisce il trattamento personalizzato sul paziente"

Nell'ospedale di Chieti istituito un gruppo multidisciplinare di specialisti dedicato al tumore del fegato e delle vie biliari. Il team dedicato alle neoplasie epatobiliari si riunisce ogni due settimane per discutere dei casi e affrontare i problemi dei pazienti con tumore del fegato e delle vie biliari applicando un approccio multidisciplinare a patologie complesse che richiedono la collaborazione di diversi specialisti, come epatologi, chirurghi, oncologi, radiologi, radiologi interventisti, radioterapisti, medici nucleari, anatomopatologi.

"Grazie alla multidisciplinarietà - spiega il direttore della Chirurgia generale oncologica, Liberato Aceto -, il caso di ogni singolo paziente può essere gestito in maniera organica e completa, con la possibilità di inserimento anche in protocolli di ricerca clinica. Il team definisce il trattamento personalizzato sul paziente, in base alle patologie esistenti o pregresse, alle condizioni e alla morfologia del fegato e del tumore, alle comorbidità, alle riserve funzionali epatiche, alla rapidità di crescita dalla diagnosi, con il supporto di linee guida e percorsi nazionali, regionali o all’interno della struttura ospedaliera".

Il servizio Qualità accreditamento e rischio clinico della Asl Lanciano Vasto Chieti ha incluso l’iniziativa, in via sperimentale, nel nuovo percorso clinico organizzativo (pco) della cirrosi epatica per poterne valutare l’utilità e l’efficacia nel dare risposte appropriate e idonee al bisogno di salute dei cittadini abruzzesi.

L’epatocarcinoma (Hcc) è uno dei tumori più aggressivi e una delle prime cause di morti oncologiche nel mondo. In Italia, nel 2020 i nuovi casi stimati di tumori epatici sono stati 13.000 e l’epatocarcinoma rappresenta il 75-85% delle diagnosi. Solo il 50% dei pazienti, tuttavia, arriva a diagnosi quando ancora la patologia è curabile. La sopravvivenza, in ogni caso, è in aumento: a cinque anni è di circa il 20%, a 10 anni del 10%. L’approccio alla cura di questa patologia oncologica, del resto, sta cambiando, perché stanno cambiando anche i fattori che portano alla sua insorgenza.

Il metodo di approccio ai tumori del fegato e delle vie biliare, già utilizzato per altri tumori come quelli del colon-retto, del polmone e della mammella può risultare vincente, migliorando la qualità dell’assistenza e dell’offerta sanitaria dell’Azienda sanitaria locale Lanciano Vasto Chieti, anche attraverso canali di collaborazione già attivati con alcuni prestigiosi centri di riferimento nazionali per la cura di tali patologie.


 

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