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Salute

Cnr e Regione contro il gioco d'azzardo, cittadini monitorati a Chieti e dintorni

Il progetto del Consiglio Nazionale delle Ricerche con la regione Abruzzo per la rilevazione dell’incidenza del fenomeno. I risultati saranno utilizzati per impostare le azioni per la prevenzione e per migliorare i percorsi di cura

Sono circa 10mila i cittadini abruzzesi, di età compresa tra i 18 e gli 80 anni, residenti in 39 Comuni selezionati della regione, che nei prossimi giorni riceveranno un questionario sul gioco d’azzardo. L’indagine sarà condotta dall’Istituto di fisiologia clinica del Consiglio Nazionale delle Ricerche (Cnr), con il quale la Regione Abruzzo ha stipulato una convenzione per la rilevazione dell’incidenza del fenomeno sul territorio regionale. I risultati del monitoraggio saranno utilizzati per impostare le azioni per la prevenzione dei comportamenti patologici e per migliorare i percorsi di cura.

I Comuni coinvolti sono Pescara, L’Aquila, Chieti, Teramo, Archi, Atessa, Carunchio, Casoli, Castiglione Messer Marino, Furci, Ortona, Pizzoferrato, Pretoro, Santa Maria Imbaro, Torricella Peligna, Vasto, Carsoli, Castel di Sangro, Celano, Luco dei Marsi, Magliano dei Marsi, Pratola Peligna, Scanno, Montesilvano, Pianella, Popoli, Scafa, Serramonacesca, Ancarano, Arsita, Atri, Castiglione Messer Raimondo, Controguerra, Isola del Gran Sasso, Martinsicuro, Mosciano Sant’Angelo, Roseto degli Abruzzi, Tortoreto e Valle Castellana.

I cittadini individuati come campione statistico riceveranno a casa un plico preaffrancato contenente il questionario con 80 domande, che, in forma completamente anonima, comprendono quesiti non solo sull’approccio al gioco e alla frequenza delle giocate, ma anche sulle condizioni socio-economiche e sul contesto culturale della famiglia di cui l’intervistato fa parte. “Ad oggi – ha spiegato l’assessore alla programmazione sanitaria della Regione Abruzzo Silvio Paolucci – non esiste uno studio puntuale che fotografi la diffusione del gioco d’azzardo nelle diverse aree territoriali della regione. Per questo abbiamo sostenuto con forza questo progetto, che ha bisogno della massima collaborazione da parte dei cittadini, grazie ai quali avremo la possibilità di pianificare una strategia di contrasto al fenomeno della dipendenza patologica con un approccio diverso e interistituzionale, che coinvolgerà le scuole, gli enti locali, le associazioni e il mondo della cultura”.

Lo scorso 9 agosto la giunta regionale abruzzese ha approvato, in via definitiva, il Piano regionale sul gioco d’azzardo patologico (Gap) che comprende azioni per la prevenzione, la cura e la riabilitazione delle patologie connesse alla dipendenza.

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