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Salute, due abruzzesi su tre chiedono consigli a web e app

Il 51% degli abruzzesi considera app e wearable un valido alleato del proprio benessere. Tra i servizi della sanità digitale ritenuti più utili, la possibilità di prenotare esami e visite specialistiche online (63%)

La salute? Per gli abruzzesi è sempre più digital. Negli ultimi 12 mesi, più di due abruzzesi su tre (67%) hanno cercato sul web informazioni sulla propria salute o quella di un familiare.

È il dato che emerge dall’ultima ricerca dell’Osservatorio di Reale Mutua dedicato al welfare1, che ha effettuato un’ampia indagine sulla propensione degli abitanti dell’Abruzzo all’utilizzo della rete e della tecnologia in campo sanitario e nella gestione del proprio benessere psicofisico.

Dottor Web

Secondo il report, gli abruzzesi si rivolgono al web in primo luogo per cercare informazioni e consigli di autodiagnosi e per capire come affrontare una determinata patologia (63%), ma anche per ottenere indicazioni sull’utilizzo di farmaci (39%), sull’impiego di integratori alimentari nella propria dieta (24%) e sulle misure da adottare per prevenire l’insorgere di determinate problematiche (24%).

Vi è poi un 14% che pensa addirittura che, in futuro, blog, forum e siti Internet, spesso a cura di professionisti, potranno arrivare a sostituire in buona parte la figura del medico più tradizionale.

Sanità digitale

Il discorso non si limita all’utilizzo dei motori di ricerca: gli abitanti dell’Abruzzo vedono infatti di buon occhio la sanità digitale e i vantaggi che può apportare.

Tra i servizi ritenuti più utili, la possibilità di prenotare esami e visite specialistiche online (63%). Seguono la possibilità di comunicare con i medici (39%) e di consultare referti medici e altri documenti clinici direttamente dal proprio pc o smartphone (37%). Un’attenzione particolare viene riposta anche sulla telemedicina (40%), considerata un valido supporto soprattutto in caso di familiari non autosufficienti.

Il vantaggio maggiore? Per il 49% la comodità, intesa soprattutto come risparmio di tempo che risulta dal non dover fare code o doversi recare nella sede. A fronte di questo, tuttavia, gli abruzzesi hanno individuato anche possibili svantaggi: il limite principale è l’esclusione degli utenti che non padroneggiano il digitale (46%), mentre il 12% lamenta l’assenza del contatto personale con professionisti e addetti in grado di dare istruzioni o risolvere problemi specifici.

App e dispositivi indossabili che permettono di monitorare il proprio stato di salute

Gli abitanti dell’Abruzzo si dimostrano, ancora una volta, aperti all’innovazione: uno su due (51%), infatti, li considera un valido alleato del proprio benessere e si dice propenso ad utilizzarli. Di questi, il 40% li utilizzerebbe per monitorare i parametri vitali e fisici (come ad esempio, pressione, frequenza cardiaca), anche a scopo preventivo, il 32% come promemoria per l’assunzione di farmaci e un ulteriore 28% per supportare lo svolgimento di un’attività fisica corretta, contrastando la sedentarietà.

Il 49% degli abruzzesi, tuttavia, si dice ancora piuttosto diffidente a riguardo. Le ragioni? Il 46% li considera una spesa non necessaria, il 29% non li ritiene affidabili, preferendo rivolgersi direttamente a un medico mentre il 7% dichiara di non avere la costanza necessaria per utilizzarli in modo corretto.

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“Noi di Reale Mutua vediamo positivamente l’avvento della tecnologia in campo medico e sanitario – commenta Michele Quaglia, direttore commerciale e brand di gruppo -Siamo lieti che anche i nostri connazionali riconoscano il potenziale dell’innovazione applicata in questo settore, riconoscendo le migliorie che può apportare senza però andare a sostituire il ruolo del professionista. La nostra Compagnia, in tal senso, pone particolare attenzione a due servizi che l’innovazione ha portato e che abbiamo sviluppato per i nostri clienti: la telemedicina, soprattutto per pazienti non autosufficienti, e le applicazioni per la prevenzione, soprattutto contro la sedentarietà”.

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