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Zona rossa, il Pd Abruzzo: “La Regione ha dimenticato cittadini e imprese”

Il Partito Democratico fa sapere di aver presentato un emendamento alla legge “Cura Abruzzo” per chiedere sostegno a comuni e imprese della zona rossa

I consiglieri regionali del Partito Democratico, Silvio Paolucci, Antonio Blasioli, Dino Pepe e Pierpaolo Pietrucci,  il consigliere Americo Di Benedetto (gruppo Legnini Presidente) e i consiglieri Sandro Mariani e Marianna Scoccia fanno sapere di aver presentato un emendamento proposta di legge “Cura Abruzzo” che contiene al suo interno delle misure a sostegno di comuni e imprese delle zone rosse.

“Abbiamo presentato e approvato un emendamento per supportare economicamente i Comuni e le micro e piccole imprese delle zone rosse della Regione Abruzzo, alla luce del fatto che la maggioranza di centrodestra li ha completamente dimenticati ed esclusi, nonostante questi territori siano tra i più duramente colpiti dall’emergenza Covid”.  Si è passati da un fondo di poco più di 18 milioni di euro per aiuti alle realtà messe in ginocchio dal coronavirus, ad uno spropositato  pacchetto di iniziative di quasi 57milioni di euro, che per nulla, però, incideranno sulla ripresa delle attività produttive in questa fase 2”.

I comuni interessati sono Arsita, Bisenti, Castiglione Messer Raimondo, Castilenti e Montefino, Civitella Casanova, Elice, Farindola, Montebello di Bertona, Penne e Picciano, Villa Caldari di Ortona, già esclusi dai sussidi economici previsti dal decreto Rilancio del governo.

Il Pd Abruzzo ha presentato un emendamento per destinare un milione e mezzo di euro a questi territori “di questi 240 mila dovranno essere erogati dalla Regione direttamente ai Comuni, in egual misura per ciascuno di essi, al fine di poter coprire le spese di sanificazione, differenziata, blocchi stradali e Dpi per la protezione civile e per i cittadini”. Un milione e 260mila euro, invece, saranno messi a bando per le micro e piccole imprese, che hanno sede in queste aree, per finanziamenti a fondo perduto fino a 2mila euro che non potranno accedere ai fondi messi a disposizione dal governo nazionale per le zone rosse. Abbiamo proposto l’erogazione di un contributo una tantum dell’importo massimo di 2mila euro per ciascuna delle micro-imprese richiedenti. Un piccolo ma significativo contributo, che permetterà a queste attività di rialzarsi dopo i mesi di lockdown, e che sarà  cumulabile con le altre misure regionali e nazionali”.

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