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Zona rossa Abruzzo, D'Alessandro (Italia Viva): "Le scuole non devono chiudere, sarebbe il fallimento di Marsilio"

Il deputato chiede di rispettare il Dpcm e, in alternativa, stanziare risorse regionali per le chiusure oltre a quelle statali

"In Abruzzo le scuole siano aperte secondo le previsioni del Dpcm, che consente, anche in zona rossa, la scuola in presenza fino alla prima media". È la richiesta di Camillo D'Alessandro, deputato abruzzese di Italia Viva, a proposito della ipotesi del presidente della regione Marco Marsilio di chiudere tutte le scuole.

"Una decisione diversa sarebbe incomprensibile e soprattutto pesante, sarebbe il fallimento definitivo di Marsilio", aggiunge D'Alessandro.

"Chi chiude, oltre il Dpcm, con misure regionali più restrittive, deve farsi carico del disagio economico e stanziare, oltre a quelle coperte della Stato, risorse proprie. Non si può chiudere oggi e chiedere le compensazioni economiche domani. Per cui, soprattutto per le scuole, ogni decisione deve avvenire dentro gli spazi consueti dal Dpcm e non oltre", conclude D'Alessandro.

Il deputato renziano si rivolge anche ad Anci Abruzzo, invitando: "Non è il momento del panico"

"Di certo - aggiunge - se la scuola chiude, poi è improbable che riapra. Per cui la si può lasciare aperta e intanto fare i tamponi negli istituti. L'importante è evitare una chiusura. I sindaci stiano dalla parte degli studenti e dei genitori. Altrimenti, chi penserà a mettersi nei panni dei bambini e ragazzi  e del loro destino educativo? E i genitori come possono riuscire a lavorare se i figli piccoli rimangono a casa? Bisogna evitare il panico e decidere con razionalità. Scuola e famiglie vengono prima", conclude D'Alessandro.

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