La richiesta di anticipare la zona bianca diventa un caso politico: Pd e Articolo 1 contro Marsilio
Fina e Di Febo attaccano il presidente della Regione, accusandolo di "polemica e propaganda"
Diventa un caso politico la richiesta del presidente della Regione Marco Marsilio, avanzata al ministro Roberto Speranza, di anticipare l'istituzione della zona bianca in Abruzzo di una settimana.
Contro Marsilio polemizzano Michele Fina e Tommaso Di Febo, rispettivamente segretario regionale del Partito Democratico e co-coordinatore regionale di Articolo 1.
“Il presidente Marsilio - accusano - non perde mai occasione per distinguersi attraverso l’incoerenza e la propaganda”.
“Oggi - dicono - Marsilio chiede che l’Abruzzo entri con una settimana di anticipo in zona bianca, rispetto al 7 giugno, ma il fatto è che quel 7 giugno non è frutto di alcuna imposizione arbitraria, si tratta del momento in cui saranno trascorse le tre settimane necessarie, in condizioni di incidenza dei contagi moderata, senza possibilità di deroga, ad entrare nella fascia di minor rischio. Lo prevede una norma che ha avuto anche il via libera all’unanimità da parte della Conferenza delle Regioni, in cui naturalmente l’Abruzzo è rappresentato".
"Che gioco è - polemizzano Fina e Di Febo - presidente Marsilio? Prima asseconda una norma e poi la mette in discussione perché conviene fare polemica e propaganda? L’Abruzzo avrebbe decisamente bisogno di più serietà”.