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Villa Pini, Paolucci: "Senza il riordino sarebbe stata chiusa"

L'assessore regionale alla Sanità parla del riordino dei posti letto delle cliniche Spatocco e Villa Pini: "Il decreto Lorenzin è stato concertato nella precedente legislatura dell’allora assessore Febbo - replica - 111 posti letto resteranno alla Spatocco"

“Il decreto Lorenzin, concertato nella precedente legislatura dell’allora assessore Febbo, e pubblicato a giugno scorso, impone e favorisce la concentrazione delle prestazioni sanitarie, anche se dislocate in siti diversi all’interno della stessa regione, e a maggior ragione, dunque, se erogate da presidi (pubblici o privati) che si trovano a distanze molto ravvicinate. Non può quindi essere considerata causa ostativa il fatto che i posti letto interessati dal riordino, insistono su due differenti Asl, per di più contigue”. Si dice stupito l’assessore regionale alla Sanità, Silvio Paolucci, in merito alle questioni sollevate  sul riordino dei posti letto delle cliniche Spatocco e Villa Pini di Chieti.

Il decreto del commissario ad acta alla Sanità dell’11 gennaio che il consiglio comunale di Chieti ha chiesto di revocare, trasferisce i posti letto per acuti di Villa Pini e Spatocco alle cliniche pescaresi Pierangeli e Villa Serena. 

Ma secondo l’assessore si starebbe generando confusione nell’opinione pubblica “poiché - dice - non corrisponde al vero che tutti i posti per acuti di Villa Pini e Spatocco saranno trasferiti a Pescara: di questi 111 posti letto ospedalieri rimarranno a Chieti, il numero massimo utilizzabile presso la clinica Spatocco. La realtà – prosegue l’assessore – è che non c’era nessuna alternativa: senza questo riordino non sarebbe stato possibile, a partire dal primo gennaio 2017, budgetizzare Villa Pini, perché sotto i 60 posti letto. Il risultato è che a quel punto sarebbe stata chiusa, con pesanti conseguenze sia sul profilo assistenziale, che sotto il profilo occupazionale”. Per l’assessore, inoltre, la riorganizzazione della Spatocco a Chieti, sarà funzionale anche all’attività del policlinico teatino, dove si registrano criticità sull’area medica, con disservizi per i pazienti che spesso restano sulle barelle in attesa di un posto letto disponibile.

“Fa però riflettere – aggiunge - che a sollevare questa polemica sia stato proprio Febbo, che ha scelto di portare Villa Pini sotto i 60 posti letto, pur conoscendo lui il Decreto Lorenzin allora in discussione, e nel frattempo ha consentito operazioni di spostamento di posti letto e budget come nei casi Sanatrix e Santa Maria. Scelte che hanno costretto una parte importante della comunità abruzzese (visti i numeri della mobilità passiva, che ha raggiunto nel 2013 e 2014 cifre record), a spostarsi non di 15 minuti, ma di centinaia di chilometri per farsi curare”.

Dall’opposizione teatina Luigi Febo e Chiara Zappalorto rafforzano il concetto: “Spatocco avrà 111 posti letto ovvero il massimo della capienza della struttura – sottolineano in una nota congiunta - peraltro sulla clinica è stata rafforzata proprio l'area medica, che è esattamente il problema principale dell'attuale infrastrutturazione del policlinico. La Regione ha salvaguardato prestazioni e maestranze. Occorre ribadire anche la volontà di rinforzare e qualificare l’offerta sanitaria a Chieti con l’attivazione del polo cardiochirurgico, i 15 milioni di euro di investimenti già spesi nel corso del 2015 in attrezzature e strumenti, nuove sale parto, nuove sale operatorie e terapie intensive , il polo della vista, la delocalizzazione degli ambulatori al SS. Annunziata : sono solo alcuni degli atti messi in campo dall'assessorato alla sanità guidato da Paolucci”.
 

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