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Settanta famiglie senza acqua a Vasto: "Chi risarcisce i danni?"

Il Movimento 5 stelle bacchetta sindaco e Sasi per i gravi disagi subiti nelle ultime settimane alla Marina

Rubinetti a secco per 70 famiglie, a partire dallo scorso 5 agosto, a causa della scarsa pressione dell'acqua. Un problema, denuncia la sezione locale del Movimento 5 stelle, che non si presenta soltanto d'estate, quando ovviamente il disagio è aggravato. 

I pentastellati ricordano che l'anno scorso, in una nota del 19 ottobre, il Commissario Regionale del Consorzio di Bonifica sud di Vasto, Rodolfo Mastrangelo, gestore dell' invaso della Provincia di Isernia che convoglia le acque del fiume Trigno, annunciava che "nel mese di settembre dello stesso anno erano iniziati i lavori di manutenzione straordinaria per il sistema di monitoraggio e controllo della diga del Chiauci con lo scopo di sostituire le apparecchiature obsolete in modo tale da incrementare l'efficacia della diga in termini di capacità idrica".

"Nonostante quest'anno la Regione Abruzzo abbia stanziato 15 milioni di euro per completare l'invaso della diga di Chiauci - aggiungono - e nonostante il Commissario Regionale del Consorzio di Bonifica Sud Franco Amicone  abbia ribadito, in un incontro tenutosi con il prefetto Corona lo scorso luglio, che la diga era nelle stesse condizioni degli anni passati, quindi in grado di invasare circa 4 milioni di metri cubi d' acqua, ancora oggi l’area del vastese soffre di una grave carenza idrica".

Per questo, i 5 stelle si chiedono: "I costi che noi cittadini sosteniamo per la depurazione e la fornitura idrica vengono sufficientemente reinvestiti per le manutenzioni ordinarie delle reti? Esiste un piano di progressiva sostituzione e/o riparazione di tubature evidentemente fatiscenti? Chi decide gli orari di chiusura delle vasche di erogazione nel nostro territorio e in base a quali criteri? È possibile che il Comune in questa gestione non abbia nessuna voce in capitolo?".

"Chi risarcirà questi cittadini dal danno economico subito?", incalzano. "Ci auguriamo - dicono - che il sindaco, invece di rilasciare generiche lamentele a mezzo stampa, prenda subito i provvedimenti più opportuni nei confronti della Sasi e di personaggi evidentemente inadeguati, da lui stesso proposti in posizioni di responsabilità all’interno di un’azienda che non è in grado di gestire adeguatamente un servizio di primaria importanza. Provveda inoltre il sindaco Menna ad evitare che i cittadini paghino il servizio idrico due volte: prima alla Sasi e poi a chi li ha riforniti privatamente".

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