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Sabato, 20 Aprile 2024
Politica

Vaccini, l'ex sindaco Di Primio spara a zero contro i suoi successori: "Incapacità e ostruzionismo"

L'esponente di Fratelli d'Italia rivendica il lavoro di Regione e Asl, ma se la prende con quello che definisce il "sindaco-medico" Ferrara e con l'assessore alla Sanità

Arriva dall'ex sindaco di Chieti Umberto Di Primio l'appello al Governo Draghi, affinché all'Abruzzo vengano inviate tutte le dosi del vaccino anti Covid necessarie a proseguire la campagna in tempi rapidi. Ma non solo: l'ex primo cittadino spara a zero contro i suoi successori alla guida della città, accusando di "incapacità e ostruzionismo". 

L'avvocato di Fratelli d'Italia rivendica che "la Regione ha dato prova di saper fare", come ieri aveva fatto anche ii presidente della Regione Marco Marsilio: "I numeri ci dicono che, in base alle dosi disponibili, siamo tra le regioni più efficienti". 

Poi, Di Primio non lesina parole al vetriolo: "La propaganda politica sulla salute dei cittadini, in un momento di emergenza epidemiologica, è quanto di più vile vi possa essere". E il riferimento è al suo successore il "sindaco-medico di Chieti" Diego Ferrara, che però non nomina mai. Se la prende con "le affermazioni imbarazzanti del suo assessore alla sanità e l’attacco alla Asl degli esponenti provinciali del Pd. Una sterile guerruccia a Schael (direttore generale della Asl, ndc) per colpire la Regione a guida Marsilio, amministrata dal centrodestra".

"L’85% dei vaccini somministrati in Abruzzo - incalza - l’80% dei vaccini somministrati agli over 80 di Chieti ed il 70% a quelli della provincia che si trovano in comuni dichiarati zona rossa, sono la risposta agli sgarbi istituzionali di un sindaco-medico, che di fronte alla emergenza e necessità di mettere immediatamente a disposizione una sede per vaccinare gli ultraottantenni di Chieti, fa solo polemica con la Asl; sono la risposta ad un assessore-medico del Movimento 5 stelle (si riferisce a Giancarlo Cascini, ndc) che si rivolge al direttore generale della Asl accusandolo di farsi 'bello davanti alle istituzioni' o, peggio, ridicolizzandolo dicendo che ha comprato 'una fionda' con la quale 'di notte' tira 'biglie contro le illuminazioni stradali'; ad un Pd, fantasma del partito che era, che etichetta la Asl come 'una struttura che naviga a vista senza programmazione', offendendo, in questo modo, il lavoro di medici, infermieri e volontari".

L'ex sindaco difende il "buon lavoro fatto dal presidente della Regione, lo straordinario lavoro della Asl e delle associazioni di protezione civile, ovvero dei medici, del personale infermieristico e dei volontari che hanno dedicato il loro tempo alla campagna vaccinale e messo a disposizione la loro professionalità. Un grazie devo rivolgere anche alla università d’Annunzio: senza l’accordo stretto dal rettore Caputi con la Asl, vista la colpevole assenza del Comune, oggi non avremmo vaccinato a Chieti l’80% degli aventi diritto".

Ma la scarica di accuse non si ferma qui e Di Primio prosegue il fuoco: "La giunta Ferrara e il Pd, per non smentirsi, mentre i giornali davano la notizia che al Pala Ud’A, grazie alla Asl e all’università, venivano vaccinati 2.603 cittadini over 80, continuavano a polemizzare e a cercare la scusa di turno per giustificare la loro assoluta incapacità di fronteggiare un problema così grave. Non solo non sono stati in grado di mettere a disposizione un luogo per vaccinare, ma neppure di fornire un elenco anagrafico degli ultraottantenni ancora non registrati sulla piattaforma e ciò, nonostante la Asl, da tempo, avesse fornito i propri elenchi. I fatti parlano chiaro: in merito alla somministrazione dei vaccini, la regione Abruzzo è tra le più virtuose d’Italia. È triste ed è un gran peccato, l’ostruzionismo di certa classe politica di sinistra e di certi sindaci-medici".

"La salute, per noi, non può, non deve e non sarà mai un motivo di propaganda politica", invita l'ex sindaco.

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