Turismo estivo, la Regione al lavoro per far partire la stagione balneare il 1° giugno
L'assessore Febbo fa il punto sulla cosiddetta fase 2, durante la quale dovranno comunque prendersi gli opportuni accorgimenti per evitare il contagio da Coronavirus
C'è ottimismo per la stagione estiva abruzzese, nonostante le dovute limitazioni per il Coronavirus. Nel pomeriggio di oggi, l'assessore regionale al Turismo, Mauro Febbo, ha fatto il punto su ciò che arriverà nella cosiddetta fase 2.
"La Regione - ha spiegato - sta lavorando e costruendo un percorso di accompagnamento a interventi che seguano il tracciato nazionale, ovvero dobbiamo colmare tutte le lacune che troviamo nelle decisione che prende il Governo. Il turismo chiaramente sarà particolarmente attenzionat, perché in Abruzzo all'interno del Pil ha un ruolo importante ed è quello che ha avuto danni al 100% nell'immediato e che forse avrà difficoltà a ripartire nel futuro. Per questo motivo vanno attenzionati tutti i segmenti del turismo, non solo quello ricettivo e alberghiero, e tra questi c'è quello dei balneatori: in Abruzzo, infatti, circa l'80% del turismo è quello del mare".
E proprio su questo settore la Regione vuole puntare per la ripresa, lavorando per capire come. "Insieme ad altre tre - prosegue Febbo - siamo stati la prima Regione ad aver dato la possibilità ai balneatori di eseguire i lavori di manutenzione, non di mettere gli ombrelloni, per preparare l'apertura, possibilimente per il 1° giugno. Poi, dovremo risolvere alcuni aspetti, che non sono fake news, come quello importante, per cui ci stiamo confrontando con la scienza, gli operatori e la capitaneria di porto, che riguarda le spiagge libere, dove ci possono essere assembramenti e dunque problemi. Dobbiamo trovare soluzioni e dare risposte. Noi siamo convinti che il settore balneatori darà grandi risposte e che ha capito che quest'anno sarà un anno di grandi sacrifici. Sanno che magari ci rimetteranno, ma quest'anno si dovrà ripartire".