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Trasporto scolastico, D'Arcangelo e Argenio: "Servizio affidato illegittimamente, mezzi inadeguati ma i costi aumentano"

Ancora dubbi sull'affidamento del trasporto scolastico a Chieti. I consiglieri del M5S oltre due mesi fa avevano depositato un'interrogazione per avere lumi

A una manciata di giorni dall'inizio del nuovo anno scolastico il MoVimento 5 Stelle di Chieti torna a chiedere lumi sulle modalità con le quali il Comune svolge il servizio di trasporto per gli studenti delle scuole materne ed elementari. La questione fa seguito a una lunga interrogazione rivolta a sindaco e giunta e depositata lo scorso giugno alla quale, riferiscono i consiglieri comunali Ottavio Argenio e Manuela D'Arcangelo, non c'è stata ancora risposta.

"Con l'imminente inizio del nuovo anno scolastico nessuno dal Comune ha fatto sapere se ed in che modo sarà svolto il servizio e soprattutto nessuno ha preso posizione sulle criticità individuate dai due Consiglieri del MoVimento che, documenti alla mano, hanno ricostruito gli affidamenti degli ultimi 4 anni osservando come l'operato del Comune non sia in linea con il dettato normativo" spiegano. Nell'interrogazione di due mesi fa il M5S evidenziava il fatto che “il Comune si avvaleva del sistema di noleggio dei mezzi senza conducente che il Codice della Strada ammette solo per i veicoli dotati di 8 posti più conducente e che il servizio veniva svolto richiedendo preventivi di spesa per periodi inferiori all'anno scolastico, in alcuni casi anche mese per mese".

I dubbi: "La gestione del trasporto scolastico è illegale"

"Le modalità con le quali gli uffici comunali affidano il servizio è dovuta solo ed esclusivamente alla insufficiente dotazione di mezzi e di risorse economiche che la Giunta concede al Settore. Come abbiamo sempre sostenuto e dimostrato, la coperta è veramente troppo corta e le esigenze di far forzatamente quadrare i conti del Comune si riflettono negativamente sui servizi, anche quelli pubblici e fondamentali che l'ente deve comunque erogare” sostiene Argenio.

La consigliera D'Arcangelo osserva poi come “l'affidamento di questo importante servizio, posto in essere con modalità che a noi paiono del tutto illegittime, si scontra con l'aumento delle tariffe deciso lo scorso anno dalla Giunta comunale. E' inaccettabile che la famiglie degli alunni debbano subire gli aumenti dei costi quando il servizio viene affidato illegittimamente e viene di fatto erogato con mezzi che sono palesemente inadeguati a garantire la sicurezza dei bambini".

“E' ora – concludono i due consiglieri – che dal Comune si decidano a fornire una risposta adeguata all'interrogazione senza procrastinare oltre un'attesa che ha già sforato il termine massimo di trenta giorni concesso dalle norme vigenti”.

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