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Terapie intensive al collasso in Abruzzo? La Regione chiarisce: “Incidenza tra le più basse in Italia”

Il presidente della Regione Marco Marsilio, e l'assessore Verì: "I 26 posti occupati ad oggi, rappresentano una delle più basse incidenze d’Italia, non solo nei numeri assoluti, ma in relazione alla popolazione e al numero dei positivi"

Il presidente della Regione Abruzzo, Marco Marsilio, interviene per chiarire la situazione delle terapie intensive dopo la pubblicazione di una ricerca che definiva le stesse ‘al collasso’.

“I posti letto nei presidi pubblici prima del Covid erano 94 – puntualizza il governatore - sono stati portati a 123 (e in alcuni momenti a oltre 130) usando 17 ventilatori delle case di cura private e 12 della terapia ematologica dell’ospedale di Pescara. Passata la prima fase, tali apparecchiature sono tornate nella disponibilità originaria, da dove erano stati metaforicamente ‘saccheggiati’. L’attuale dotazione è 119, ottenuta aggiungendo 25 posti (e non 7, come si legge nella ricerca) di nuova realizzazione. Altri 51 sono in corso di realizzazione per raggiungere l’obiettivo posto dal Decreto Rilancio. Tra i posti aggiuntivi già attivi ve ne sono 4 di T.I. pediatrica: prima del Covid in Abruzzo non ne esisteva nemmeno uno, i bambini gravi andavano fuori Regione”.

Per Marsilio i 26 posti occupati in terapia intensiva ad oggi, “rappresentano una delle più basse incidenze d’Italia, non solo nei numeri assoluti, ma in relazione alla popolazione e al numero dei positivi. Segno che – aggiunge -  il tracciamento e l’individuazione precoce dei casi, che aiuta a ridurre i casi gravi, ha funzionato molto meglio della media nazionale. La disponibilità residua e la capacità di espansione del sistema (che prevede decine di posti di sub-intensiva pronti a diventare intensiva) consente di garantire la capacità di risposta del sistema sanitario abruzzese, nonostante la grave ondata in corso”.

Gli fa eco l’assessore alla sanità, Nicoletta Verì, che risponde alle accuse di alcuni esponenti del centrosinistra sulla mancata attivazione dei posti aggiuntivi di terapia intensiva.

“Trovo inaccettabile che esponenti di un partito che sta al Governo nazionale facciano finta di non sapere che il presidente Marsilio è stato incaricato dal Commissario Arcuri solo poche settimane fa per l’attuazione del potenziamento della rete ospedaliera, nonostante la Regione avesse inviato il proprio atto programmatorio già nel mese di luglio. La verità – commenta - è che attaccano l’amministrazione regionale per coprire i ritardi dei loro rappresentanti a Roma. La verità è che la Regione non si è mai fermata in questi mesi, facendo tutto quello che andava fatto senza clamore. Comprendo che tutti siamo sotto tensione, ma invito coloro che ricoprono cariche istituzionali a giocare un’unica partita tutti insieme, senza puntare l’indice solo sugli inevitabili disagi che possono verificarsi in una situazione di emergenza”.
 

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