Teatro Marrucino, Marzoli: "Il centrodestra ha distrutto il patrimonio della città"
Il vice presidente del Consiglio Comunale risponde all'attacco di Febbo: "In una situazione di estrema difficoltà economica non si sono trovate le chiavi per mantenere l’eccellenza del Marrucino, ma ci si è limitati a dare una mazzata sociale alla città smembrando l’orchestra del Teatro"
L' assessore regionale Febbo non risponde alle critiche sul vuoto della politica della destra, che ha abbandonato il Teatro Marrucino alla buona volontà e ai sacrifici di chi si trova oggi a gestirlo, ma si lancia in un triste attacco personale senza entrare nel merito dei problemi sollevati.
Nel ripetere che hanno trovato una presunta situazione drammatica nel teatro sfido Febbo a dire realmente ciò che hanno trovato e soprattutto a mostrare le carte.
Purtroppo, dimenticando le promesse elettorali e la campagna in cui vantavano che con loro il teatro Marrucino sarebbe “risorto” (e avrebbe ricevuto fondi!) oggi si continuano a scaricare sugli altri le colpe della propria inadeguatezza.
La realtà attuale è che in una situazione di estrema difficoltà economica del paese non si sono trovate le chiavi per mantenere l’eccellenza del Marrucino, ma ci si è limitati a dare una mazzata sociale alla città smembrando l’orchestra del Teatro, coro e corpo di ballo compresi, e distruggendo così un patrimonio della nostra comunità riconosciuto nel mondo. Con quali risultati?
Nella continua ricerca di un nemico da attaccare personalmente, in maniera banale e scomposta, si va avanti navigando a vista e nascondendo la debolezza dei propri contenuti.
Febbo rappresenta un modo vecchio, triste e poco educato di fare politica, una politica del gridare, che nasconde l’ incapacità a governare a livello regionale e cittadino.
Ma stia tranquillo, l’assessore e la destra che gestisce il potere dovunque in Abruzzo troveranno chi è pronto a combattere il loro vuoto con la forza delle idee ed il sorriso della ragione.