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IdeAbruzzo contro la "gestione feudale" del teatro Marrucino

Il direttivo chiede un'analisi approfondita della gestione degli ultimi tre anni e critica le scelte fatte da amministrazione e consiglio, dal ripristino della Istituzione Deputazione Teatrale allo scioglimento dell'orchestra

“Le scelte dell’amministrazione comunale e del consiglio di amministrazione non hanno affatto salvato il teatro Marrucino, ma lo hanno trasformato da primo teatro regionale per la produzione di spettacoli lirici a un semplice contenitore ad uso e consumo di interessi provenienti da altre città”.

La stoccata arriva da ideAbruzzo, la quale critica ancora una volta formule adottate per la gestione del Teatro teatino, dal ripristino della Istituzione Deputazione Teatrale allo scioglimento dell’orchestra, che con i suoi oltre 70 elementi è stato per anni motivo di grande lustro sul panorama musicale internazionale.  

Per Cesare Iacobucci segretario ideAbruzzo per Chieti:  “Tutti i provvedimenti assunti negli ultimi anni vanno esattamente contro la visione che noi di ideAbruzzo abbiamo del Teatro quale volano culturale e turistico”.

“Restiamo basiti alle dichiarazioni del sindaco Di Primio – aggiunge Sergio Montanaro - che, continuando a ripetere da anni di aver salvato il Marrucino da non si sa quali imminenti sciagure, chiede in una lettera aperta spiegazioni al Direttore Amministrativo dell’Istituzione Deputazione Teatrale sulla gestione di ciò che è l’amministrazione comunale stessa. Non è con simili maldestri e volgari tentativi di scaricabarile che si salva una istituzione tanto prestigiosa. Ma ci conforta -conclude - che all’interno del consiglio comunale ci siano forze politiche che responsabilmente dimostrano di operare azioni di vigilanza anche in feudi fino a qualche settimana fa ritenuti inaccessibili”. Quello che si auspica è un’analisi approfondita della gestione degli ultimi tre anni.

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